Nokia, l'accordo con Apple potrebbe valere miliardi

L'accordo tra Nokia e Apple sulle dispute legali ha visto uscire Steve Jobs sconfitto. Quali sono i termini finanziari dell'accordo? Non si conoscono, ma gli analisti fanno previsioni.

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a cura di Manolo De Agostini

L'accordo di licenza con Nokia potrebbe costare ad Apple dei miliardi nel corso dei prossimi anni. Tra i lati ancora oscuri che circondano quella che a tutti gli effetti è una sconfitta per la casa di Cupertino c'è il non meno importante aspetto  economico.

Secondo l'analista di Deutsche Bank Kai Korschelt, Apple potrebbe aver firmato un accordo molto oneroso, anche se l'azienda ha in cassa oltre 50 miliardi di dollari e può permettersi qualche sacrificio. Steve Jobs avrebbe staccato un assegno da 608 milioni di dollari, una cifra che andrebbe a coprire la voce indicata come "una tantum" nel comunicato stampa di Nokia.

La cifra sarebbe stata ricavata calcolando royalty dell'1 percento sui 110 milioni di iPhone venduti dal debutto fino a oggi, fissando il prezzo medio di vendita di ogni terminale a 550 dollari. Secondo Zdnet questo dato sarebbe in linea con altri accordi storici. Nel marzo del 2006 RIM versò a NTP ben 612,5 milioni di dollari, mentre nel 2008 la stessa Nokia si trovò a mettere ben 2,3 miliardi nel portafogli di Qualcomm.

L'accordo di licenza però contempla anche il pagamento delle royalty su ogni prodotto venduto da oggi in avanti. L'analista stima che Apple dovrà versare a Nokia circa 137,6 milioni di dollari a trimestre - ma il dato dovrebbe variare a seconda delle vendite. Il tutto frutterebbe a Nokia diversi miliardi nei prossimi anni, tenendo conto anche del pagamento una tantum citato. 

L'analista di Morgan Stanley, Patrick Standert, ritiene però che questa vittoria non abbia effetti sulla situazione sul lungo periodo. "L'accordo sui brevetti con Apple dà a Nokia una fonte di profitto per i pagamenti delle royalty e un'esposizione indiretta al successo di Apple. Nokia però è un'azienda che fa prodotti e abbiamo bisogno di vedere un successo nella nuova strategia smartphone per diventare più positivi sul lungo termine. La vittoria di Nokia sui brevetti incide poco sul quadro a lungo termine. Nokia deve ancora effettuare la transizione a Windows Phone 7 e mantenere un po' di quote di mercato per il futuro".

Una tesi che non ci può che vedere d'accordo, anche se spesso siamo i primi a puntare il dito contro alcune analisi fantasiose. Tra queste dobbiamo inserire l'indiscrezione secondo cui Apple pagherebbe ben 11 dollari per dispositivo iOS venduto. 

Un salasso, anche per la casa di Cupertino, e una cosa inimmaginabile se pensiamo a quanto l'azienda tenga ai margini di profitto (come tutte, ma Apple più degli altri). L'analista Maynard Um di UBS considera la fine della disputa come un fatto favorevole per Apple. Steve Jobs e compagni potrebbero aver risparmiato soldi che altrimenti avrebbero dovuto spendere per le cause legali.

Ma in questo quadro di assoluta incertezza sulle cifre - che vi riportiamo in quanto sono le uniche che circolano in questo momento - registriamo anche le parole della Apple, non disponibili immediatamente dopo l'accordo.

"Apple e Nokia si sono accordate per accantonare tutti i procedimenti legali e firmare un accordo di licenza che copre alcuni rispettivi brevetti, ma non la maggioranza delle innovazioni che rendono l'iPhone unico. Siamo felici di lasciarci tutto questo alle spalle e di tornare a concentrarci sulle nostre rispettive attività", ha dichiarato un portavoce della di Cupertino.

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Dalla dichiarazione non può che balzare all'occhio il fatto che Apple parli di accordo reciproco sui brevetti, quindi le cifre in ballo potrebbero essere inferiori se davvero Nokia ha acquisito la licenza d'uso di qualche tecnologia Apple. Il mistero si fa quindi ancora più fitto, a meno che il portavoce dell'azienda di Steve Jobs non abbia rilasciato una dichiarazione imprecisa.

E ora? Nokia potrebbe attaccare Android. A dirlo è Florian Mueller, esperto di proprietà intellettuali, che ritiene Android molto somigliante ad iOS, tanto che "i dispositivi Android sono altamente sospettati d'infrangere in gran parte gli stessi brevetti di Nokia per i quali Apple è stata costretta a pagare". 

Sebbene Mueller sia sempre degno di considerazione - e spesso ci azzecchi - fare uno più uno in questo modo ci sembra avventato, anche se è bene non dimenticare che Stephen Elop, AD di Nokia, ha fatto capire di vedere Android come una copia di iOS. Da qui a intentare una causa però - anche se oggi è di moda - ce ne passa.