Non avremmo le fotocamere senza Einstein
Agli inizi del '900 Albert Einstein pubblicò un lavoro sull'effetto fotoelettrico che gli valse il premio Nobel nel 1921. L'effetto fotoelettrico è una correlazione che si ha fra i fotoni che colpiscono un metallo e gli elettroni che ne vengono sbalzati via.
Oggi usiamo inconsapevolmente questo fenomeno quasi tutti i giorni. Nelle macchine fotografiche digitali ci sono dei sensori CCD che quando vengono colpiti dalla luce generano degli elettroni, delle cariche che vanno a formare corrente elettrica che viene letta da un circuito digitale e crea l'immagine. Qualsiasi oggetto che scatta fotografie e le videocamere usate nelle prime trasmissioni televisive si basano sull'effetto fotoelettrico.