Norma antipirateria al vaglio della Corte Costituzionale

Il TAR del Lazio ha deciso di far valutare alla Corte Costituzionale il nuovo regolamento antipirateria approvato dall'AGCOM. Prima vittoria per le associazioni dei consumatori e di categoria.

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a cura di Dario D'Elia

Il nuovo regolamento antipirateria firmato dal Garante delle Comunicazioni dovrà essere attentamente valutato dalla Corte Costituzionale. Così ha deciso il TAR del Lazio accogliendo il ricorso presentato prima dell'estate da Altroconsumo, Movimento Difesa del Cittadino, Assoprovider e Assintel. In pratica associazioni dei consumatori e di categoria avevano visto giusto.

"Una grande vittoria per i cittadini, per gli utenti della Rete e per la nostra Democrazia", commenta Altroconsumo. "Altroconsumo aveva impugnato il regolamento ritenendolo inopportuno, infondato e anticostituzionale. La procedura ideata dall’Autorità, ingiusta e illegittima, prevedeva infatti un esercizio di repressione sul web senza alcun ricorso alla Magistratura come prescrive invece il nostro Ordinamento e la nostra Costituzione".

La parola alla Corte Costituzionale

Gli addetti ai lavori davano quasi per scontato questo passaggio, anche se la battaglia ovviamente è solo agli inizi. La domanda che si ponevano tutti era semplice e banale: come può un'istituzione amministrativa sostituirsi alla giustizia ordinaria?

Per le associazioni "è scongiurata per ora l’ipotesi che anche in Italia – come succede in Paesi molto meno democratici del nostro – sia possibile per consumatori e utenti trovarsi cancellati i propri siti internet […] senza che sia neppure comunicata loro in maniera adeguata l’esistenza di una procedura amministrativa di tipo sanzionatorio a loro carico".

A questo punto, come sostengono le associazioni, sarebbe bene che il Parlamento si esprimesse al riguardo. Perché se da una parte l'AGCOM ha le sue responsabilità in quello che sta succedendo, dall'altra la politica ha preferito non preoccuparsi della questione per evitare effetti collaterali sul consenso dei cittadini.

"Altroconsumo auspica che sia adottata a breve una riforma del diritto d’autore più armonica ed equa che, privilegiando il rispetto dei diritti dei consumatori nel nuovo contesto digitale, rilanci anche lo sviluppo del mercato legale dei contenuti nel quale il nostro Paese può ancora essere protagonista se si mettono finalmente da parte approcci oscurantisti e obsoleti", conclude la nota.

Aggiornamento. "Bene il TAR, il giudice amministrativo conferma la legittimità dell'impianto regolamentare del provvedimento Agcom. Il rinvio alla Corte servirà a valutare i profili di costituzionalità delle leggi che attribuiscono il potere all'Autorità", si legge nella nota diffusa da Confindustria Cultura Italia.