Novità in vista con la nuova direttiva europea sul copyright : il caso delle rassegne stampa

Oggi i nostri consulenti legali fanno il punto sulle criticità legate alla nuova direttiva europea sul diritto d'autore.

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a cura di Redazione Diritto dell’Informatica

Il diritto d’autore rappresenta da sempre un argomento caldo di discussione, non solo dal punto di vista degli operatori giuridici, ma anche – e forse soprattutto – per tutti quei soggetti impegnati in ambiti lavorativi che sul diritto d’autore fondano la loro chiave di successo.

Sicuramente la novità più interessante, oltre che recente, sul tema è rappresentata da un lato dalla scadenza del termine di applicazione della direttiva UE sul diritto d’autore ( attualmente, infatti, solo la Germania sembra essersi conformata a tale previsione nel termine previsto per il 7 giugno 2021), dall’altro la pubblicazione delle linee guida concernenti l’applicazione dell’articolo 17 della direttiva, “Utilizzo di contenuti protetti da parte di prestatori di servizi di condivisione di contenuti online”.

Ma andiamo a vedere insieme quali sono i punti principali della questione in oggetto e quali sono i possibili risvolti pratici per i soggetti che svolgono attività concernenti il diritto d’autore.

La “riforma” del diritto d’autore : quali i risvolti per le piattaforme online?

Uno degli aspetti più controversi delle novità introdotte dalla Direttiva UE 2019/790 , c.d. “Copyright”, riguarda le conseguenze a carico delle piattaforme online per quanto riguarda i contenuti protetti da diritto d’autore; ma andiamo per gradi.

L’articolo 17 della direttiva prevede che “un prestatore di servizi di condivisione di contenuti online deve pertanto ottenere un’autorizzazione dai titolari dei diritti di cui all’articolo 3, paragrafi 1 e 2, della direttiva 2001/29/CE, ad esempio mediante la conclusione di un accordo di licenza, al fine di comunicare al pubblico o rendere disponibili al pubblico opere o altri materiali.”

Quindi, secondo questa previsione, se la piattaforma ha regolarmente ricevuto una licenza ad hoc dal soggetto che è titolare dei diritti su un contenuto protetto dal diritto d’autore , questa potrà condividere e pubblicare tale materiale senza conseguenze.

Su questo punto specifico la Commissione si è espressa attraverso le linee guida pubblicate il 4 giugno 2021, che dovrebbero consentire di applicare la Direttiva in maniera coerente e coordinata tra tutti gli Stati UE.

Secondo tali indicazioni, le piattaforme dovranno preventivamente accertarsi di non ricadere nel campo di violazione della normativa sul diritto d’autore, soprattutto per quanto riguarda i possibili gravi danni che potrebbero scaturire a carico dei titolari dei diritti sul materiale coinvolto.

Questo significa di fatto un inasprimento per le violazione copyright e per tutti coloro che ancora oggi utilizzano il “copia e incolla” per creare illecitamente contenuti per popolare il proprio blog o sito web.

Un esempio : rassegne stampa online e diritto d’autore

Cosa potrebbe succedere, ad esempio, alle piattaforme online che offrono agli utenti uno spazio dedicato alla rassegna stampa, contenente anche opere protette dal diritto d’autore, di cui la piattaforma non è titolare?

Sempre più spesso, infatti, molti copywriter a corto di idee, popolano il contenuto di siti web o di blog con estratti di articoli di giornale scritti da altri o riguardanti il prodotto che si intende pubblicizzare magari attraverso l’apposita sezione “parlano di noi”.

Stando al contenuto dell’articolo 17 della Direttiva, il caso più generale e meno controverso è rappresentato dalla presenza di un accordo tra chi intende pubblicare o in qualche modo veicolare materiali coperti da diritti d’autore, e chi ne è il titolare.

Se ad esempio un sito web è intenzionato a pubblicare un articolo già previamente pubblicato da una testata giornalistica, per evitare di incorrere in spiacevoli conseguenze, potrà ricevere un’autorizzazione da parte dell’editore in questo caso, il quale è il soggetto detentore dei diritti di utilizzazione dell’opera.

Se, invece, si ricade nell’ipotesi opposta, quindi non si ottiene alcuna autorizzazione, il prestatore di servizi di condivisione di contenuti online sarà responsabile di atti non autorizzati di comunicazione al pubblico di opere e materiale coperto dal diritto d’autore.

A tale previsione generale, seguono una serie di eccezioni a favore della piattaforma :

  • a) dimostrare di aver compiuto i massimi sforzi per ottenere l’autorizzazione necessaria al compimento di tale attività;
  • “b) aver compiuto, secondo elevati standard di diligenza professionale di settore, i massimi sforzi per assicurare che non siano disponibili opere e altri materiali specifici per i quali abbiano ricevuto le informazioni pertinenti e necessarie dai titolari dei diritti; e in ogni caso,
  • c) aver agito tempestivamente, dopo aver ricevuto una segnalazione sufficientemente motivata dai titolari dei diritti, per disabilitare l’accesso o rimuovere dai loro siti web le opere o altri materiali oggetto di segnalazione e aver compiuto i massimi sforzi per impedirne il caricamento in futuro conformemente alla lettera b).”

Restano ferme però, le ipotesi che generalmente consentono di non configurare un’attività illecita nell’utilizzazione di materiale coperto da diritto d’autore : citazione, critica e rassegna da un lato, utilizzo a scopo di caricatura o parodia dall’altro.

Nel complesso di tale quadro ancora parzialmente confuso – che si intreccia tra l’altro anche con la normativa che regola la responsabilità dell’Internet Service Provider -, a tutela dei detentori dei diritti sulle opere e altri materiali, la direttiva dispone che chi presta il servizio di condivisione dei contenuti debba provvedere ad attivare dei servizi di reclamo e ricorso per la gestione rapida delle possibili ipotesi di violazione, così che la piattaforma possa anche dimostrare di avere immediatamente agito a tutela del diritto d’autore, e possa non incorrere in profili di responsabilità.

Come abbiamo visto, i profili di criticità che interessano la materia del diritto d’autore sono numerosi e a volte molto insidiosi. Solo l’attuazione vera e propria della nuova direttiva e i primi casi concreti di applicabilità della stessa potranno fornire ulteriori elementi utili per rispondere a tutti i dubbi e le perplessità sul tema.

Dall’altra parte, però, una piena consapevolezza di come gestire materiali coperti dal diritto d’autore e il complesso stesso dei diritti che derivano dalla creazione, dall’utilizzo e dallo sfruttamento di un’opera dell’ingegno, sono la chiave per svolgere tali attività in maniera sicura ed efficiente. La conoscenza del settore e  della normativa in generale, affiancata ad uno studio particolareggiato del caso concreto, sono gli elementi che posso aiutare e tutelare chi si trova ad avere a che fare con questa materia – piattaforme online, autori di opere, editori, creator e molti altri.

Se sei uno di loro e sei interessato a ricevere maggiori informazioni o una consulenza personalizzata sul tema, contatta il nostro partner Studio Legale FCLEX che ha già affrontato in numerose occasioni problemi di plagio, copywriting illecito e violazione di diritto d’autore.