Nvidia G-Sync: addio ai problemi con refresh rate e V-Sync

Nvidia ha presentato la tecnologia G-Sync, un mix tra hardware e software che dovrebbe permettere ai monitor di operare a refresh variabili seguendo i fotogrammi al secondo riprodotti dalle GPU. Addio a stuttering e tearing?

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a cura di Manolo De Agostini

Nvidia ha annunciato una nuova tecnologia chiamata G-Sync che dovrebbe avere un profondo impatto su un tema caro a molti videogiocatori: quello del refresh rate e dell'uso o meno del V-Sync (sincronia verticale). Oggi i monitor ci mettono davanti a un bivio: scegliere un'esperienza senza tearing (il cosiddetto "strappo" dell'immagine o screen tearing) ma con tanti altri problemi, oppure avere a che fare con le anomalie visive, per via della differenza tra il numero di cicli di refresh dell'immagine e i fotogrammi renderizzati ogni secondo dalla scheda video. 

Un giocatore con un monitor da 60 Hz e una scheda video abbastanza potente può impostare il V-Sync e bloccare il titolo a 60 FPS evitando il tearing. Questa impostazione fa sì che la GPU ritardi gli aggiornamenti dell'immagine in modo da sincronizzarli con il ciclo di refresh del monitor, una soluzione buona da un lato ma cattiva da un altro. 

Quando infatti il frame rate raggiunto dalla GPU è al di sotto del refresh rate dello schermo si ha lo stuttering, cioè dei piccoli scatti, che possono essere - a volte - davvero fastidiosi. Inoltre aumenta la latenza, mostrando un ritardo visibile tra la pressione di un tasto e l'azione visualizzata sullo schermo. Un problema non da poco per chi gioca in arene competitive. 

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Peggio ancora, molti giocatori soffrono di affaticamento degli occhi se esposti al continuo stuttering dovuto all'impostazione del V-Sync. A tal proposito Nvidia aveva sviluppato l'Adaptive V-Sync. Una soluzione utile ma non sufficiente a risolvere il problema: ogni volta che una scheda raggiunge più di 60 FPS il v-sync rimane attivo. Quando il frame rate scende sotto quella barriera, il v-sync si disabilita per prevenire lo stuttering. 

G-Sync introduce però il concetto di refresh rate variabile, andando con tutta probabilità alla radice di tutti i problemi per risolverli una volta per tutte. Nvidia G-Sync permette a un monitor di offrire refresh rate differenti rispetto a quelli fissi che oggi sono rappresentati dalle classiche frequenze 60, 120 o 144 Hz. Il tutto senza presentare il tearing orizzontale che normalmente è associato alla disattivazione del V-Sync.

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Questa tecnologia sarà supportata presto dalle schede video GeForce dotate di GPU Kepler (dalla GeForce GTX 650 Ti Boost in poi), ma richiederà anche monitor compatibili, perché c'è un modulo hardware alla base della "magia". Questo vuol dire che probabilmente lo schermo in vostro possesso non supporterà G-Sync. Nvidia  ha annunciato partnership con quattro aziende: Asus, BenQ, Philips e ViewSonic. Proprio la prima, Asus, è per così dire il partner di lancio.

Il primo monitor compatibile è il VG248QE, uno schermo da 24 pollici Full HD e da 144 Hz presentato nel novembre scorso e acquistabile a un prezzo di circa 300 euro, attualmente. Non è compatibile nativamente con la tecnologia, ma sarà "moddato" con il modulo da alcune aziende, a un piccolo costo aggiuntivo rispetto a quello base, così da supportare G-Sync. Il modulo sarà disponibile anche in kit "fai da te" per utenti esperti. Al momento la DisplayPort è l'unica entrata video compatibile con la novità di Nvidia. Dal prossimo anno arriveranno in commercio nuovi monitor con il modulo già integrato.

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In attesa di sperimentare direttamente questa tecnologia, abbiamo letto pareri molto positivi da parte di alcuni giornalisti statunitensi e da guru dell'industria videoludica come John Carmack, Johan Andersson, Tim Sweeney e Mark Rein. La speranza che sia un passo avanti importante è quindi più che concreta. Incrociamo le dita.