Obama paladino della neutralità della Rete: svolta epocale

Barack Obama ha chiesto alla Federal Communications Commission di far valere per il broadband le stesse norme usate per le infrastrutture al servizio del pubblico.

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a cura di Dario D'Elia

Barack Obama chiede a gran voce che il broadband venga classificato come un servizio per i cittadini: una utility come ad esempio le forniture di acqua, gas ed elettricità. Ieri dal vertice Apec a Pechino ha avviato la sua battaglia a favore della neutralità della Rete rivolgendosi alla Federal Communications Commission (FCC).

Barack Obama 

A suo parere il Garante delle Comunicazioni dovrebbe riclassificare i servizi di connettività e imporre una serie di norme che impediscano ai provider di bloccare o condizionare negativamente il traffico Internet. Senza contare l'impossibilità di favorire dei servizi rispetto ad altri. Il Presidente degli Stati Uniti d'America sostiene che tutto questo dovrebbe valere sia per l'ambito residenziale che mobile, fatte salve alcune eccezioni dovute alle diverse caratteristiche tecniche.

Insomma, la Casa Bianca tira per il colletto la FCC ricordando che dovrebbero essere applicate le stesse regole che valgono per la telefonia tradizionale: si parla del Title II of the Telecommunications Act. Il presidente FCC Chairman Tom si è positivamente stupito, anche perché da tempo stava lavorando a una piccola rivoluzione in guanti di velluto rispettosa di una sentenza piuttosto destabilizzante. Ovvero attuare una riclassificazione a "utility" delle sole connessioni tra Internet Service Provider e siti Web; lasciando di fatto quelle tra ISP e consumatore nella categoria "servizi di informazione".

"Le regole che sto chiedendo sono semplici norme di buon senso che si applichino alla Rete che voi ed io usiamo quotidianamente e che alcuni ISP già rispettano", si legge nel messaggio di Obama.

In sintesi non dovranno esserci blocchi a servizi o siti se i contenuti sono legali. Nessuna limitazione o favoritismo. Più trasparenza non solo sull'ultimo miglio ma ogni punto di interconnessione tra ISP e il resto della rete. Infine nessun tipo di discriminazione nei confronti dei clienti, che i grandi operatori TimeWarner, Verizon e Comcast vorrebbero invece elevare a modello di business. Fosse per loro doppia velocità per tutto: basta pagare. Il problema però è che solo i big (Netflix, Google, Etc.) sarebbero in grado di accordarsi con gli operatori ottenendo una fruizione fluida e di qualità.

In pratica la selezione non sarebbe più naturale: la qualità diventerebbe secondaria.