Obiettivo, continua

Abbiamo messo a confronto la migliore compatta oggi disponibile sul mercato con la migliore bridge. Due mondi diversi con un unico fine: quello di offrire una valida alternativa alle reflex o alle mirrorless APS-C quando la portabilità e la praticità d'uso sono prioritarie rispetto alla possibilità di cambiare obiettivo.

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a cura di Tom's Hardware

Obiettivo, continua

Aberrazione cromatica

Canon sopra, Sony sotto, focale eq. 50 mm, crop

In entrambi i casi, l'aberrazione cromatica viene corretta in camera e ciò contribuisce alla percezione di estrema nitidezza nelle foto scattate a tutte le focali. Un filo di red fringing è percepibile nella Canon nella zona a massimo contrasto, praticamente nulla nella Sony.

Vignettatura

Anche in questo caso, la vignettatura è corretta dai processori delle fotocamere; invisibile nella Sony, è comunque ridotta al minimo anche per la Canon.

Distorsione

Immagini scattate in JPEG:

Canon

Distorsione estremamente contenuta, a forma di botte, sia alle lunghezze focali grandangolari che tele.

Sony

Distorsione praticamente nulla alle lunghezze focali grandangolari e ridottissima a quelle tele.

Anche in questo caso, il lavoro svolto dal processore d'immagine è molto efficace.

Riflessi

Immagini scattate senza il paraluce.

Canon

Riflessi ridotti ai minimi termini anche puntando l'obiettivo direttamente controluce. Non ci sono perdite di contrasto evidenti. Un risultato encomiabile.

Sony

Risultato meno favorevole per Sony: qui i riflessi sono ben visibili. Si tratta dell'unico neo su un quadro di eccellenza.

Coma

45 mm eq., tutta apertura

Buon comportamento per entrambe le camere, sostanzialmente confrontabile. Qualche leggero bagliore in più sulla Sony.

Stabilizzatore

Le due serie di foto che seguono sono state scattate con lo stabilizzatore inserito. L'obiettivo è stato impostato sulla focale equivalente di circa 60 mm. Tempi d'otturazione variabili da 1/30 a ¼ sec. a step di 1 Ev:

Canon, stabilizzatore disinserito, tempi da 1/30 a ¼ sec.

Canon, stabilizzatore inserito, tempi da 1/30 a ¼ sec.

Tenuto conto che queste foto sono state scattate senza mirino elettronico, e quindi con la macchina "a sbalzo", i risultati sono notevoli e l'efficacia prossima ai 3 f/stop.

Sony, stabilizzatore disinserito, tempi da 1/30 a ¼ sec.

Sony, stabilizzatore inserito, tempi da 1/30 a ¼ sec.

Lo stabilizzatore ottico della RX-10 permette di ottenere immagini abbastanza nitide sino a poco meno di 1/15 di secondo. L'efficacia pratica è quindi di circa 2 f/stop. Si tratta comunque d'indicazioni di massima, troppe variabili intervengono in questo genere di prova.

Macro

Canon, 24 mm eq.

Sony, 24 mm eq.

Sia la G1 X Mark II che la DSC-RX10 offrono interessanti possibilità nelle riprese macro, ovviamente alla minima lunghezza focale dell'obiettivo, in entrambi i casi pari a 24 mm.

La prima riesce a mettere a fuoco ad una distanza di circa 5 cm dalla lente frontale dell'obiettivo, un passo avanti enorme rispetto alla precedente G1 X, la seconda addirittura a 3 cm!