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a cura di Saverio Alloggio

Una tecnologia in grado di abbattere il consumo energetico dello streaming video in HD fino a 10.000 volte. È questo il frutto della ricerca messa a punto da un team di ricercatori dell'Università di Washington, in grado potenzialmente di rivoluzionare il settore dei dispositivi indossabili, con particolare riferimento agli occhiali smart.

In tal senso, impossibile non richiamare alla memoria i Google Glass. Il progetto legato agli occhiali smart dell'azienda di Mountain View, dopo un lungo periodo di beta-testing, non ha mai visto la luce, complici vari problemi di natura tecnica e commerciale, tra cui anche la durata della batteria. 

Situazione simile agli Intel Vaunt, presentati circa due mesi fa dal gigante californiano e già definitivamente accantonati, come abbiamo avuto modo di raccontarvi in un articolo della scorsa settimana. Insomma, nonostante fossero in gioco veri e propri big del settore hi-tech, gli occhiali smart non sono mai riusciti a decollare.

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Il lavoro del team di ricercatori dell'Università di Washington potrebbe però rimescolare le carte. Tutto ruota attorno al tradizionale funzionamento dei moduli fotografici, che solitamente devono elaborare e comprimere i video, per poi inviarli in modalità wireless. Un'operazione dispendiosa in termini energetici, soprattutto per le batterie dei dispositivi indossabili, che devono anche badare all'ergonomia.

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Con il nuovo approccio messo a punto dall'Università, che utilizza una tecnica chiamata backscatter, sarà un dispositivo esterno (in particolare uno smartphone) a occuparsi dell'elaborazione e compressione del video. Il modulo fotografico del wearable infatti rifletterà i dati dell'obiettivo della fotocamera direttamente sul dispositivo mobile, servendosi di un'antenna.

Essendo lo smartphone ad occuparsi dell'elaborazione e compressione del video, l'impatto sulla batteria del dispositivo indossabile sarà estremamente ridotto. La tecnica di backscatter non è certamente nuova, ma fino a oggi è stata impiegata in relazione a dati semplici e non complessi come lo streaming HD. 

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Attualmente la tecnologia necessita comunque di una batteria installata sul wearable, ed è in grado di abbattere i consumi da 1.000 a 10.000 volte. Il passo successivo sarà quello di poter utilizzare dispositivi indossabili senza alcuna alimentazione, con notevole risparmio in termini di spazio e un importante salto in avanti per quanto riguarda l'ergonomia.

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Insomma, potrebbe esserci ancora speranza per gli occhiali smart, nonostante buona parte dei progetti sia naufragato negli scorsi anni. Certo, trattandosi di una ricerca, è bene sottolineare come le tempistiche per un'implementazione su larga scala non saranno brevi. In ogni caso, potrebbe essere stato compiuto un passo importante per il mercato dei dispositivi indossabili.


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