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a cura di Yuri Polverino

Oculus Connect, l'appuntamento annuale dedicato alla realtà virtuale di Oculus, è andato in scena giusto qualche giorno fa in quel di San Jose, California, e ha visto come assoluto protagonista l'annuncio di Oculus Quest, il nuovo hardware completamente senza fili. 

Qualche giorno prima della parentesi californiana, però, siamo stati invitati proprio da Oculus ad un evento pre-OC5 a San Francisco. Qui il focus era maggiormente il comparto software, a dimostrazione del fatto che il supporto e la strategia di comunicazione legata alla parte puramente ludica dell'esperienza VR è una parte molto importante dell'esperienza da proporre all'utenza. 

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Accolti da alcuni dei membri dei team di sviluppo dei giochi coinvolti in questa corposa anteprima riservata alla stampa, abbiamo dunque speso qualche ora a provare e discutere di alcune delle produzioni più interessanti che arriveranno nei prossimi mesi. Prima di indossare i visori, però, abbiamo ascoltato le parole di Nate Mitchell - co fondatore di Oculus e capo della divisione Rift-, il quale è intervenuto presentando il programma della giornata e rispondendo alle nostre domande e a quelle dei colleghi. I quesiti più interessanti sono ricaduti ovviamente sulle novità in termini di hardware e sul supporto ad Oculus Go, senza dimenticare il progetto Santa Cruz.

Per quanto riguarda Go, Oculus conferma il pieno supporto al device e lo rende protagonista della nostra prima vera prova della giornata, una breve demo di presentazione di Lone Echo II, sequel diretto del primo capitolo sviluppato sempre dai ragazzi di Ready At Dawn.

Santa Cruz invece potrebbe trovare una sua forma concreta nel 2019. Il punto focale del discorso però è stato riservato a Rift (e quindi a Quest): Nate Mitchell ribadisce come i device migliori per godere della tecnologia VR siano proprio quelli firmati Oculus, e per dimostrare questo concetto chiama in causa alcuni dei giochi compatibili esclusivamente con Rift, che vedremo da li a qualche ora.

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Defector di Twisted pixel, per esempio, è stato presentato mediante un hands-on completo ed esaustivo, accompagnato dal reveal del nuovo livello ambientato in India. Il gioco è un action caratterizzato da una trama tipica degli spy-movie più famosi di sempre. Il protagonista è infatti un inflitrato che dovrà superare diverse difficoltà per portare a termine la sua missione. Quest'esclusiva finanziata dagli Oculus Studios promette molto bene, grazie alla grande interattività e immersività garantita dalla VR.

Le fasi di shooting per esempio sono molto azzeccate: vi chiederanno di gestire arma e munizioni in modo realistico, rimuovendo i caritori vuoti e prendendo quelli nuovi nella parte sinistra della fondina per continuare a fare fuoco. L'animazione è molto realistica e i comandi sono responsivi; stesso discorso vale per la mira e gli scontri corpo a corpo. Abbiamo avuto un piccolo assaggio di una sequenza a bordo di una macchina, a conferma del fatto che l'esperienza sarà variegata. 

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Degno di nota anche Final Assault, che nonostante non sarà esclusiva Rift, vuole proporre un approccio differente al genere degli RTS. Lo strategico di Phaser Lock infatti metterà il giocatore al centro dell'azione, per poi permettergli di gestire truppe e campo di battaglia in modo assai completo ed efficace. Vivere un gioco strategico da questo rinnovato punto di vista è stata una piacevole scoperta che non vediamo l'ora di approfondire, magari quando avremo sotto mano la versione finale del gioco.

Nei prossimi giorni vi racconteremo nel dettaglio le caratteristiche degli giochi che abbiamo provato, nel frattempo è interessante sottolienare ancora una volta come le strategie comunicative di Oculus siano ben organizzate ed efficaci: da una parte la grande parentesi dedicata alle novità in termini hardware, di cui OC5 è stata protagonista; dall'altra l'esser consci che il software ha un peso fondamentale nella scelta e l'orientamento dell'utenza, motivo per il quale l'appuntamento di San Francisco è stata l'occasione perfetta per approfondire questo tema.

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Le eslcusive e i giochi ottimizzati per Rift ci hanno spalancato le porte del futuro: da Stormland a Echo Combat, senza dimenticarci Vox Machinae e Defector; produzioni in grado di sfruttare al meglio le capacità dell'hardware e darci un assaggio di quello che potremmo vedere nei prossimi anni di virtual reality.