Il nuovo aggiornamento software di Oculus Rift raggiunge la versione 1.4 introducendo un'ulteriore misura di sicurezza, ma anche stavolta modder e pirateria sono riusciti a spuntarla.
Sembra un paradosso, ma inavvertitamente gli sviluppatori di Oculus anziché arginare la pirateria e gli usi impropri di altri visori, sono riusciti a favorire tutto ciò proprio a causa della patch 1.4.
L'ultimo aggiornamento prevede il riconoscimento della connessione fra Oculus Rift e PC, rendendo impossibile l'esecuzione di codice non autorizzato che permetta di usare visori differenti. Un po' come avviene con Revive, l'hack trattato su queste pagine il mese scorso che permette di usare il visore HTC Vive con in contenuti sviluppati per Oculus Rift.
Ebbene pare che la risposta al fuoco provenga proprio dallo sviluppatore di Revive, che pubblicando una nuova versione dell'hack annuncia che esso stavolta permette anche l'esecuzione di giochi senza l'esecuzione del controllo sull'effettiva licenza di possesso (DRM). Tutto questo grazie proprio all'ultima patch di Oculus Rift.
Lo sviluppatore di Revive tiene a precisare che l'utilizzo dell'hack non vuole favorire la pirateria e diffida chi vuol farne tale utilizzo, e lui stesso è attualmente a lavoro ad una versione che preveda il controllo della licenza di possesso.
La mod di Revive continuerà a permettere l'utilizzo di un visore differente da Oculus Rift, permanendo come scopo principe del progetto. Un discreto epic fail per Oculus, che con tutta probabilità dovrà provvedere a un nuovo aggiornamento se vuole perseguire le sue politiche restrittive sull'uso del visore.