Ogni Zune venduto ingrasserà Universal Music

Per ogni portable player Microsoft venduto, la major statunitense riceverà una piccola percentuale: ecco una strategia che si propone di infastidire pesantemente Apple

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a cura di Dario D'Elia

Nell'arena del mercato musicale digitale Apple certamente non si è mai mangiata il cappello. Al contrario tutti i competitor, negli ultimi anni, ne hanno fatto quasi indigestione. Ma questa volta Microsoft ha usato il suo cilindro – anche in difficoltà certamente non pasteggia con berretti o cappucci – per tirar fuori un coniglio da dare in pasto alle major discografiche. In pratica, ogni Zune venduto porterà nelle tasche della Universal Music – l'unico gruppo che per ora ha accettato l'accordo – una piccola percentuale degli introiti. Si mormora che sui 250 dollari di listino l'obolo dovrebbe aggirarsi sul dollaro, o qualcosa di più.

Un colpo di genio, secondo alcuni analisti finanziari. Con questa strategia Microsoft riuscirà non solo a barattare le licenze musicali, che comunque sarebbe obbligata a pagare, ma anche a disporre di un trattamento di favore. Magari qualche contenuto speciale o anche solo un leggero vantaggio nelle tempistiche di lancio dei nuovi titoli.

Apple, come tutti ben sanno, ha il monopolio del mercato. Dal lontano 2001 ha commercializzato ben 67,6 milioni di iPod, e per quanto riguarda gli acquisti musicali online detiene il 75% del segmento statunitense. Come sconfiggere, quindi, questa corazzata?

Beh, per prima cosa favorendo il lancio del proprio lettore Zune con il sostegno delle major. Poi disponendo magari di qualche contenuto speciale, o funzione, per le trombe del marketing. Infine, inserendosi nel delicato rapporto fra le major ed Apple. Il prossimo anno, non a caso, Universal vedrà scadere il suo contratto licenziatario con l'azienda della mela: a questo punto nella trattativa per il rinnovo comparirà per la prima volta una voce percentuale che riguarda i prezzi di listino.

Insomma, Apple dovrà accettare di sganciare a Universal qualche dollaro per ogni iPod venduto. Il problema è che la produzione hardware continua ad essere uno dei capitoli dolenti di Apple. I suoi margini sono sempre e comunque inferiori rispetto ai produttori specializzati. Basta ricordare il report di Gartner "Apple Should License the Mac to Dell" sulla questione computer.

"Quando le major diedero il permesso ad Apple di commercializzare i loro prodotti certamente non pensavano che questo sarebbe diventato un business miliardario", ha dichiarato Steve Gordon, legale specializzato nel settore intrattenimento. "Beh, adesso ne vogliono un pezzo".