Analisi degli scatti
Premettiamo che gli scatti qui mostrati sono stati catturati con una versione preliminare della OM-D E-M5, basata su firmware firmware v.0.950.
La prima cosa che abbiamo voluto mettere alla prova è il rumore ad alta sensibilità , dato che la fotocamera arriva a ben 25.600 ISO. Le immagini che mostriamo qui crediamo si commentino da sole: il rumore cromatico è ovviamente presente, ma in misura davvero ridotta considerata la sensibilità impostata, e la perdita di dettaglio sembra anch'essa a prima vista, piuttosto contenuta. Immagini di questo tipo sono a nostro avviso tranquillamente utilizzabili per il web o la stampa 10x15.
Olympus OM-D E-M5 - Immagini catturate con versione firmware preliminare (v0.95). Due immagini catturate a 25.600 ISO. Il rumore è estremamente contenuto anche a sensibilità estreme.
Ancora più sorprendente il comportamento dello stabilizzatore di nuova generazione, altro polo di interesse tecnologico di questo modello. Nella recensione ci dilungheremo sul principio di funzionamento e di come gestisce i 5 assi, ma per ora ci limitiamo a mostrare qualche immagine catturata con tempi lunghi e, di nuovo, ogni commento è superfluo: scattare a mano libera con tempi dell'ordine di 1/5 sec non è cosa da tutti i giorni.
Olympus OM-D E-M5 - Immagini catturate con versione firmware preliminare (v0.95). Interni, 400 ISO, 1/5 sec a mano libera.
Olympus OM-D E-M5 - Immagini catturate con versione firmware preliminare (v0.95). Foto notturna a mano libera, tempo di posa 2,5 sec! Certo, qui il mosso c'è e si vede, ma considerato il tempo di posa, il risultato ha dell'incredibile.
Positivo anche il giudizio a proposito del girato video, del quale però non possaimo mostrare anteprime a causa delle limitazioni imposte da Olympus, dovute al firmware non definitivo.