Onda Solare, l'auto fotovoltaica italiana che andrà lontano

Retroscena e curiosità del progetto Onda Solare e perché le auto fotovoltaiche entreranno anche in casa nostra, prima o poi.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Si chiama Emilia III la vettura italiana a energia solare che parteciperà all'edizione di quest'anno del World Solar Challenge, la maggiore competizione al mondo per auto a energia solare. È stata creata nell'ambito del progetto Onda Solare, a cui partecipa Marco Bianucci, ricercatore dell'Istituto di scienze marine del Consiglio nazionale delle ricerche (Ismar-Cnr) di Bologna. Lo abbiamo intervistato per capire di più su questa originale automobile.

Emilia III è un veicolo monoposto lungo 4,5 metri e largo 1,80 metri che pesa circa 200 chilogrammi. Può raggiungere una velocità massima di 110 chilometri all'ora. La sua particolarità è che è quasi interamente ricoperta di moduli solari fotovoltaici, che erogano una potenza totale di 1.368 Watt in 6 m². L'energia elettrica prodotta dai moduli viene stoccata in batterie al litio per un peso complessivo di 21 chilogrammi, che garantiscono 300 km di autonomia in una giornata nuvolosa, a una velocità di 80 km/h.

Emilia III

Marco Bianucci ci ha spiegato che Emilia III, nell'ambito del progetto Onda Solare, è nata grazie alla passione e all'impegno che dal 2005 con Emilia I e dal 2011 con Emilia II impegna varie imprese e società italiane. Dapprima, nel 2005, hanno partecipato al World Solar Challenge con Emilia II e successivamente "hanno deciso di provare a mettere insieme una macchina con caratteristiche davvero competitive, consapevoli che si trovavano a lavorare attorno a Maranello, quindi in una zona in cui c'è la possibilità di raccogliere il miglior know how del settore".  

Bianucci sottolinea come "Emilia II è quindi il risultato di un lavoro fatto di notte con passione da parte di un team di piccole aziende e istituzioni che hanno lavorato senza budget e hanno ottenuto un risultato molto importante. Solo riuscire a passare i test severissimi per la competizione è una mezza vittoria. La vettura soffriva però dei problemi di sviluppo di un primo prototipo".

L'auto di quest'anno, Emilia III, nasce dallo stesso impegno (non ci sono finanziatori, alcune aziende hanno fornito i componenti senza compenso) ma "è un gioiello paragonabile a quelli della Formula 1, con soluzioni tecnologiche che non hanno nulla da invidiare alle auto che saranno sponsorizzate dalla Panasonic o da grandi case automobilistiche, con budget milionari. Gli stessi team internazionali vengono a cercare le tecnologie all'avanguardia da noi perché in fondo la zona emiliana è quella in cui vengono sviluppate le tecnologie più importanti per la meccanica delle automobili".

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"Emilia III beneficia della collaborazione del Dipartimento di Ingegneria dell'Università di Bologna, che ha sviluppato i motori e l'elettronica necessaria, dal CNR che ha sviluppato i pannelli fotovoltaici, gli stessi che avevamo realizzato nella nautica su richiesta di Giovanni Soldini. "La multinazionale SunPower ha fornito le celle fotovoltaiche più efficienti al mondo, poi grazie alla tecnologia sviluppata per la nautica siamo riusciti a laminarle con componenti leggerissimi ma allo stesso tempo estremamente affidabili e robusti. L'esperienza nella nautica ci ha fatto risolvere anche il problema della gestione delle ombre: il modulo in ombra non funziona e oltre tutto non fa passare corrente e strozza quella proveniente dei moduli vicini."

"Dal punto di vista tecnologico ci sono due motori che sono integrati nelle ruote anteriori, sviluppati apposta con il dipartimento di Ingegneria dell'Università di Bologna per questa gara. Le sospensioni sono a balestra (con materiali compositi come il carbonio) perché sono le più adatte a gestire le sollecitazioni a cui il veicolo è sottoposto. Anche con un budget milionario non sapremmo come farla meglio".

Fra i partner/sponsor tecnici Bianucci cita "la torninese Solbian che ha fornito il pannello ed eseguito la laminazione, la Graffite Compositi ha realizzato la struttura in carbonio, altre aziende hanno realizzato materialmente il motore". L'elenco completo dei partener è sul sito ufficiale.