Onde cerebrali al posto della password

Alcuni ricercatori spagnoli hanno affermato che nel prossimo futuro potremo utilizzare il nostro cervello per sbloccare qualunque dispositivo: dal PC allo smartphone, niente potrà resistere alle onde magnetiche della nostra materia grigia.

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a cura di Pasquale Macrì

"Mi raccomando, alterna numeri e lettere quando scegli una nuova password", è un'affermazione che ci siamo sentiti dire o che abbiamo detto chissà quante volte nel momento di proteggere un qualunque account digitale, dall'iscrizione al forum fino al conto della banca.

Internet, con le sue insidie, ci costringe ad adottare misure di sicurezza sempre più restrittive in modo da minimizzare i rischi legati al furto di password, PIN e quant'altro sotto la loro protezione. Nel campo degli smartphone è relativamente nuova l'introduzione del lettore di impronte digitali per sbloccare il telefono e fare acquisti online, ma tutti questi sistemi sono facilmente raggirabili, non è certo un mistero.

password brain

Ma se in un futuro non troppo remoto potessimo usare il nostro cervello come password? Gli studiosi del Centro Basco sulla Cognizione, Cervello e Linguaggio in Spagna sono infatti convinti di poter identificare le onde magnetiche emanate da un cervello come reazione di una determinata persona in base alle parole pronunciate.

Attraverso l'analisi del segnale proveniente dal cervello di 45 volontari per mezzo di un "analizzatore di onde cerebrali", gli studiosi sono riusciti ad identificare 75 acronimi. Con l'ausilio di strumentazioni ad hoc, i ricercatori hanno trovato un modo per identificare un persona attraverso i segnali del cervello relativi alla comprensione delle parole, un processo apparentemente individuale e inalterabile.

Il grado di affidabilità di questo sistema è pari al 94%, non ancora abbastanza per garantire una sicurezza inespugnabile. Poi c'è da aggiungere che la produzione di questo "analizzatore di onde cerebrali" non è ancora sostenibile, quindi ci sarà da aspettare prima di vederlo in azione tutti i giorni.

Tuttavia il vantaggio di questo sistema è che, una volta messo a punto, garantirebbe un accesso continuo ad un account senza il bisogno di ripetuti login e logout, grazie al flusso costante delle nostre onde cerebrali che ci renderebbero riconoscibili al nostro dispositivo. Inoltre i segnali provenienti dal cervello non possono essere contraffatti. Comodo no?

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