One Microsoft: Ballmer lancia la sfida a Google e Apple

Steve Ballmer ha annunciato la ristrutturazione di Microsoft. Nuovo modo di agire, nuovi team leader e nuovi obiettivi. Il guanto di sfida ad Apple e Google è lanciato.

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a cura di Manolo De Agostini

Steve Ballmer ristruttura Microsoft. L'amministratore delegato che ha preso le redini dell'azienda dopo l'addio di Bill Gates ha varato un cambiamento organizzativo che avrà conseguenze sull'operato futuro dei vari team, e di conseguenza sui prodotti e servizi che sfornerà la casa di Redmond.

In una lunga lettera ai dipendenti, con un oggetto in cui emerge "One Microsoft", il motto di questa iniziativa, Ballmer spiega che le decisioni prese permetteranno al colosso statunitense di "innovare con maggiore velocità, efficienza e abilità in un mondo che cambia rapidamente". 

"La nostra strategia si focalizzerà sulla creazione di una famiglia di dispositivi e servizi per singoli e aziende che consentiranno a tutte le persone del mondo, a casa, al lavoro e in mobilità, di fare le attività che apprezzano maggiormente", ha affermato Ballmer. "Lo faremo sfruttando i nostri punti di forza", sottolinea l'AD citando Windows, Xbox, Office e le soluzioni server.

Ballmer ristruttura Microsoft e guarda al futuro

"Per portare avanti la nostra strategia ed essere più rapidi, efficienti e migliori dobbiamo cambiare come siamo organizzati, come pianifichiamo e lavoriamo". Per questo Ballmer ha pensato a un'organizzazione aziendale che si reggerà su un'unica strategia, per una Microsoft pronta a non fare prigionieri e a lavorare come una sola entità, e non come "tante unità" che a volte nemmeno si parlano.

La casa di Redmond lavorerà su quattro aree chiamate "OS, Apps, Cloud e Devices", mentre Dynamics continuerà a operare separatamente in quanto "continua ad aver bisogno di un focus speciale e rappresenta una grande opportunità". Così Ballmer ha plasmato i nuovi team che delineeranno il futuro del colosso di Seattle.

Il gruppo "Operating Systems Engineering" sarà guidato da Terry Myerson e si occuperà dei sistemi operativi per console, dispositivi mobile, PC e sistemi back-end. Julie Larson-Green, a capo della divisione Windows dopo l'addio di Steven Sinofsky, guiderà il team "Devices and Studios Engineering", che si occuperà di tutto lo sviluppo hardware (quindi Xbox e Surface per fare degli esempi) e della catena dei fornitori. Larson-Green sarà responsabile anche degli studio di Microsoft che si occupano di giochi, musica, video e altre forme d'intrattenimento.

Qi Lu gestirà il team "Applications and Services Engineering", concentrato su ricerca, servizi di produttività, comunicazione e altri aspetti. Satya Nadella amministrerà il gruppo "Cloud and Enterprise Engineering", ovvero tutte quelle tecnologie che riguardano datacenter, database, strumenti di sviluppo e mercato IT. Infine c'è la divisione Dynamics, al cui comando continuerà a esserci Kirill Tatarinov, con la supervisione di Qi Lu sui prodotti, Tami Reller sul marketing e Kevin Turner per quanto riguarda le vendite.

Il Dream Team di Microsoft

Eric Rudder guiderà invece il gruppo "Advanced Strategy and Research", Tami Reller il marketing e Kevin Turner sarà ancora una volta direttore operativo. Tony Bates si occuperà di "Business Development and Evangelism", ovvero sulle partnership strategiche con OEM, produttori di chip, sviluppatori, Yahoo, Nokia e altre realtà. Amy Hood gestirà la parte finanziaria e Brad Smith continuerà a guidare il dipartimento legale.

Lisa Brummel è stata indirizzata alle "risorse umane". Addio a Kurt DelBene, che si è ritirato dopo oltre 20 anni di presenza tra le file di Microsoft, mentre Craig Mundie si occuperà di un progetto speciale e poi diventerà consulente, fino all'uscita di scena definitiva a fine 2014. Infine Rick Rashid si sposterà da Microsoft Research al gruppo dei sistemi operativi, così da guidare lo sviluppo di future innovazioni.

"Culturalmente, i nostri valori non cambiano, ma deve cambiare come li esprimiamo e agiamo giorno dopo giorno così che possiamo lavorare insieme per vincere", ha aggiunto Ballmer indicando alcuni punti chiave: "velocità, essere comunicativi, collaborativi, risoluti e motivati". Riuscirà il nuovo corso di Microsoft a farle evitare scivoloni degli anni passati? È quello che spera Ballmer, perché dopo aver rincorso disperatamente nel mercato degli smartphone e dei tablet con risultati altalenanti, l'obiettivo è quello di rendere Microsoft l'azienda che detta i trend di mercato e non che li subisce.

Potere alle idee insomma, perché puoi avere tutti i soldi del mondo ma se arrivi sempre ultimo, è complicato recuperare. E Microsoft lancia un guanto di sfida a tutti i suoi più acerrimi nemici - leggasi Apple e Google - con questa riorganizzazione: vuole tornare a essere l'indiscussa numero uno. In bocca al lupo.