Online non c'è controllo familiare: giovani troppo avanti

La maggioranza dei genitori italiani non è in grado di proteggere i figli dai pericoli online e dai contenuti vietati. Il 47,5% dei giovani ha visto almeno un video con contenuti che i genitori non approverebbero. Il 54% minimizza la finestra del browser quando un genitore entra nella stanza.

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a cura di Dario D'Elia

I giovani riescono a eludere ogni controllo digitale dei genitori. Una ricerca europea commissionata da McAfee ha svelato l'incredibile gap tecnologico. In tutta Europa, molti ragazzi accedono online a contenuti non appropriati, nonostante quasi i tre quarti (71,2%) degli adolescenti e anche di più nel nostro Paese (76,5%) affermino di avere la fiducia dei propri genitori a proposito di ciò che fanno durante la navigazione sul web.

"Quasi un terzo dei genitori europei (31,8%) e il 44% di quelli italiani è convinto che il proprio figlio adolescente dica tutto ciò che fa su Internet, e il 63,6% dei genitori ha fiducia nel fatto che non acceda a contenuti non appropriati", sottolinea la nota di McAfee. Il problema è che il 41,7% di adolescenti europei (43% in Italia) ammette che i propri genitori disapproverebbero i siti che visitano.

I giovani italiani

"Il 43,6% degli adolescenti europei, e quasi la metà in Italia (47,5%) ha visto almeno un video con contenuti che i genitori non approverebbero", continua la nota. "Il 34,1% degli adolescenti europei - cifra che in Italia raggiunge quasi la metà degli intervistati (47,5) - ha ammesso di aver acquistato musica pirata online mentre un 6% ha ammesso di aver comprato alcolici o farmaci su Internet".

Per quanto riguarda il fenomeno del sexting, ovvero la condivisione di foto osè personali o di amici/conoscenti, il 26,5% degli adolescenti italiani ha inviato o pubblicato su Internet una propria foto, rispetto a una media europea del’11,6%

"Il 25,6% dei ragazzi intervistati ha ammesso di cercare online le soluzioni delle verifiche scolastiche; nell’ordine, i più scorretti sono risultati gli adolescenti spagnoli (34%), quelli tedeschi (33,5%) e quelli italiani (30%)", sottolinea il documento. "Il 23,5% degli adolescenti europei ricerca intenzionalmente online immagini di nudo o esplicitamente pornografiche - e più di un terzo (37,7%) visualizza questo tipo di immagini fino a un paio di volte al mese (54% nel Regno Unito). Il 15% dei ragazzi europei ha dichiarato di essersi effettivamente incontrato di persona con qualcuno che aveva conosciuto online".

Per nascondere ogni azione il 54% degli italiani minimizza la finestra del browser quando un genitore entra nella stanza, il 38,8% cancella la cronologia del proprio browser, il 28,7% naviga fuori casa, il 28% nasconde o elimina contenuti video non appropriati e infine il 17,7% ha creato un indirizzo di posta elettronica privato sconosciuto ai propri genitori.

"Sono dati che arriveranno come una doccia gelata per molti genitori, e speriamo che questo li incoraggi a prendere misure immediate per proteggere i loro figli", ha dichiarato Ombretta Comi, marketing manager per l'Italia di McAfee. "È emerso con tutta evidenza l’enorme divario tra quello che i genitori pensano che i figli facciano su Internet e quello che i figli adolescenti fanno veramente. I genitori devono assumere un ruolo attivo per garantire ai loro ragazzi un’esperienza online sicura e protetta [...] non devono arrendersi - devono superare i limiti per acquisire familiarità con la complessità dell'universo online ed essere sempre informati ed aggiornati sulle varie minacce che attendono i loro ragazzi online".