Open Data europeo all'avanguardia nel mondo, da subito

La Commissione UE ha svelato una strategia per l'Open Data europeo che consentirà di generare ricavi economici diretti e indiretti pari a circa 40 miliardi di euro all'anno. Tutti i dati delle istituzioni pubbliche saranno condivisi e potranno essere riutilizzati per qualsiasi scopo, commerciale o non commerciale, se non sono tutelati dal diritto d'autore di terzi.

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a cura di Dario D'Elia

La Commissione UE ha proposto una strategia sull'Open Data che consentirà a qualsiasi istituzione europea, privati o imprese di accedere ai dati delle amministrazioni pubbliche comunitarie.

I documenti digitali messi a disposizione (per lo più gratuitamente) potranno essere riutilizzati per qualsiasi scopo, commerciale o non commerciale, se non sono tutelati dal diritto d'autore di terzi. Si stima che questa strategia possa generare ricavi economici diretti e indiretti pari a circa 40 miliardi di euro all'anno.

Che farne di tutti questi dati?

Tre le direttrici su cui si impegnerà la Commissione. In primo luogo metterà gratuitamente a disposizione del pubblico il suo patrimonio di informazioni grazie a un nuovo portale di dati che dovrebbe a breve uscire dalla fase beta. "In secondo luogo saranno create in tutta l'Unione condizioni eque di concorrenza in materia di accessibilità dei dati", si legge nel comunicato ufficiale della Commissione UE.

"Queste misure, infine, saranno sostenute da una dotazione di 100 milioni di euro da erogare nel periodo 2011-2013 per finanziare la ricerca volta a migliorare le tecnologie di gestione dei dati".

Tutto questo rendere l'Unione Europea all'avanguardia mondiale nel riutilizzo delle informazioni del settore pubblico. Il primo effetto benefico si avrà nella crescita del settore che si occupa della trasformazione di dati grezzi in materiale utile per le tecnologie dell'informazione e della comunicazione.

Ad esempio si parla di applicazioni per gli smartphone, quali mappe, informazioni in tempo reale sul traffico e le condizioni meteo, strumenti di comparazione dei prezzi, etc. Tra gli altri principali beneficiari di queste iniziative figurano i giornalisti e gli accademici.

"Oggi inviamo un forte segnale alle amministrazioni: i dati in vostro possesso aumenteranno di valore se messi a disposizione del pubblico. Quindi, cominciate a diffonderli fin d'ora, utilizzando il quadro elaborato dalla Commissione per unirvi ad altri leader intelligenti che hanno già cominciato a sfruttare le potenzialità dei dati aperti", ha dichiarato la vicepresidente della Commissione Neelie Kroes.

"I contribuenti hanno già pagato per queste informazioni: il minimo che possiamo fare è quindi di restituirle a chi le vuole utilizzare in modo innovativo per aiutare le persone, creare posti di lavoro e stimolare la crescita".