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a cura di Dario D'Elia

Più di 6,5 miliardi di euro, di cui 3,5 appena deliberati. Questa la previsione di investimento di Open Fiber per la copertura di 271 città e circa 7mila comuni italiani con rete in fibra FTTH, per complessivi 19 milioni di unità immobiliari. Oggi il Consiglio di Amministrazione di Open Fiber, riunitosi sotto la presidenza di Franco Bassanini, ha approvato - su proposta dell'amministratore delegato Elisabetta Ripa -  il nuovo Piano Industriale.

"Open Fiber prosegue nella realizzazione di una infrastruttura interamente in fibra ottica in modalità FTTH su tutto il territorio nazionale. Nel corso del 2018 la società estenderà il perimetro delle attività industriali nelle aree A e B fino a circa 100 comuni, di cui 65 già con attività in corso e 700 cantieri aperti, sui quali sono impegnati circa 7mila addetti di oltre 200 ditte", si legge nel comunicato ufficiale. "A questi comuni si aggiungono progressivamente quelli inclusi nei bandi Infratel per le aree C e D. Il piano prevede l'investimento di circa 1 miliardo di euro l'anno nel prossimo triennio".

cantieri 3

Inizialmente il progetto di 271 città prevedeva una copertura nazionale entro il 2021, ma è probile che i tempi possano allungarsi.

Da rilevare che il consiglio ha approvato anche il mandato di sottoscrizione con le banche BNP Paribas, Société Générale e Unicredit per un Project Financing da 3,5 miliardi di euro, della durata di 7 anni, che sarà finalizzato nel corso dei prossimi mesi al completamento dei processi autorizzativi da parte della Banca Europea degli Investimenti-BEI. L'operazione è riconosciuta come una delle più rilevanti nel campo del Project Financing europeo, relativo alle TLC.

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L'ultima novità riguarda il rafforzamento dell'accordo con Vodafone. Dopo la partnership che ha consentito l'implementazione dei servizi ultra-broadband nelle prime 13 città cablate con infrastruttura in fibra ottica Open Fiber, adesso si parla di un'estensione "a ulteriori 258 città italiane (per un totale di 271) comprese nei cosiddetti cluster A e B, ossia le aree nelle quali vive il 60% della popolazione italiana".

Elisabetta Ripa AD Open Fiber
Elisabetta Ripa, AD Open Fiber

"L'accordo consentirà a Vodafone di estendere ulteriormente la propria offerta di servizi in FTTH, già oggi disponibile per oltre 2 milioni di famiglie e imprese, rafforzandone il posizionamento di operatore pienamente convergente in grado di offrire ai propri clienti servizi basati sulle tecnologie a prova di futuro, sottolinea la nota.

"Con l'approvazione del nuovo Piano Industriale e del finanziamento inizia per Open Fiber una nuova fase, che traguarda l'accelerazione della realizzazione della rete FTTH nelle principali città e nei comuni oggetto dei Bandi Infratel. Open Fiber in pochi mesi ha dimostrato di essere un interlocutore innovativo e competitivo nel mercato dei servizi di telecomunicazione, coagulando intorno al proprio modello di business wholesale - oltre alle risorse finanziarie necessarie - clienti di rilievo, le migliori competenze professionali ed i fornitori più qualificati", ha dichiarato Elisabetta Ripa, amministratore delegato di Open Fiber.

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"L'ampliamento della nostra offerta in fibra FTTH grazie all'accordo con Open Fiber, insieme agli importanti investimenti di Vodafone per lo sviluppo delle reti mobili verso il 5G, consolida il nostro ruolo di acceleratore della trasformazione digitale al servizio di famiglie e imprese. Il modello di rete indipendente, alternativa alla rete in rame, rappresentato da Open Fiber apre la competizione sulla rete di accesso e stimolerà sempre più investimenti orientati all'innovazione dei servizi", ha sottolineato Aldo Bisio, Amministratore Delegato di Vodafone Italia.