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a cura di Alessandro Crea

Open Fiber ha superato i 500 cantieri aperti nelle aree dei bandi Infratel.  Un traguardo simbolico ma profondamente significativo, ottenuto lì dove il divario digitale si fa sentire maggiormente, piccoli centri e borghi, all'interno dei quali vive oltre il 40% della popolazione della penisola.

Come ricorderete infatti l'operatore wholesale only si è aggiudicato i primi due bandi Infratel (società del Ministero dello Sviluppo Economico) per la realizzazione di un'infrastruttura interamente in fibra ottica in 16 Regioni e nella Provincia Autonoma di Trento. Si tratta dei cosiddetti cluster C&D, meglio conosciuti come aree a fallimento di mercato, secondo la definizione del Ministero dello Sviluppo Economico. In queste zone, la rete rimarrà pubblica e sarà gestita in concessione da Open Fiber per 20 anni. Parallelamente, l'azienda sta realizzando con investimento privato una rete in fibra ottica nelle 271 città più grandi d'Italia (cluster A&B).

open fiber
A Nord, i cantieri Open Fiber sono già partiti in tutte le regioni interessate dai due bandi Infratel. La rete in banda ultra larga sta arrivando, tra gli altri, anche in diversi comuni di alta montagna tra cui Rhemes Notre Dame, che conta meno di 100 abitanti, o Issime, poco più di 400, entrambi situati in Valle d'Aosta, nei borghi di Bellagio e Angera, sulle rive del Lago di Como, a Tramonti di Sopra, nelle valli friulane e in alcuni centri nel Parco del Delta del Po, come Berra e Tresigallo.

Nel Centro Italia Open Fiber sta portando la fibra ottica FTTH anche in piccole isole come Capraia, ma i lavori procedono spediti anche nelle Marche, in Abruzzo e in Molise, oltre che in diversi comuni del Lazio. Nel Sud infine la Sicilia tira la volata con oltre 50 cantieri già avviati, mentre nella Costiera Amalfitana sono già due i comuni coinvolti, Minori e Ravello. Open Fiber inoltre ha avviato i lavori anche nelle isole Eolie e ad Ischia.

Il primo bando di gara Infratel coinvolge circa 3000 Comuni in Abruzzo, Molise, Emilia Romagna, Lombardia, Toscana e Veneto. Il secondo interessa invece circa 3.700 Comuni in Basilicata, Campania, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte, Provincia Autonoma di Trento, Sicilia, Umbria e Valle d'Aosta. Gli interventi coinvolgeranno in totale 13,8 milioni di cittadini, 9,3 milioni di unità immobiliari e 500 mila sedi di impresa e pubblica amministrazione.