Open Fiber dice no a una rete in fibra unica con Telecom

L'AD di Enel Francesco Starace ha negato la possibilità di una fusione della rete Open Fiber con quella Telecom. Sfuma l'ipotesi di un'unica rete nazionale.

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a cura di Dario D'Elia

L'ipotesi "scorporo" della rete Telecom diventa sempre meno affascinante. L'ultima spallata è arrivata da Open Fiber, con le dichiarazioni dell'AD di Enel Francesco Starace. "Noi siamo molto occupati a cablare l'Italia, è la nostra missione e lo stiamo facendo bene. Non ci interessano accrocchi societari", ha dichiarato nel weekend durante il Forum Ambrosetti.

Se Enel dice no vuol dire che il grande progetto di un'unica rete nazionale, che avrebbe dovuto fondere gli asset Telecom con quelli Open Fiber, è sfumato. "Vogliamo finalmente che il paese sia cablato, tutto il resto non ci interessa", ha aggiunto Starace. Sulla stessa linea l'AD di Open Fiber, Tommaso Pompei: "Noi facciamo le nostre cose, costruiamo la rete e ci mettiamo sopra i clienti. Questo è il nostro mestiere, il resto sono discorsi che non ci toccano".

open fiber

Le città già raggiunte dalla rete Open Fiber

L'unico che è ancora possibilista sulla rete unica è il presidente del consiglio di amministrazione di Open Fiber, Franco Bassanini. Ma dopo la presa di posizione di Starace e la sua conferma che nulla cambierà ai vertici, lo scenario è chiaro.

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Ciò non vuol dire che le eventuali trattative tra Telecom e il Governo non proseguiranno, ma semplicemente che uno dei tasselli fondamentali si è defilato. Cassa Depositi e Prestiti rischierebbe di investire miliardi di euro per creare una newco depotenziata e soggetta a una durissima concorrenza. Open Fiber com'è risaputo, ha il vento in poppa. Sta lavorando per ottenere un finanziamento privato da 3 miliardi di euro (atteso per la primavera 2018) e sta avviando i cantieri in 80 città, dopo aver cablato (parzialmente) 12 città - manca solo Firenze per completare il primo round.

"Saranno 2 milioni le case cablate entro fine mese. Stiamo lavorando su un'altra ottantina di città, sono poco meno di 100 le città quindi stiamo andando un filino meglio di quelle che erano le nostre previsioni", ha spiegato Pompei.


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