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a cura di Alessandro Crea

Open Fiber sbarca anche a Reggio Emilia: l'azienda e il Comune hanno infatti siglato la convenzione che prevede entro questo mese l'avvio dei lavori per la cablatura di oltre 60mila unità immobiliari. L'infrastruttura, la cui realizzazione richiederà circa 18 mesi di lavoro e un investimento di 23 milioni di euro, sarà interamente in fibra ottica a banda ultra larga in modalità FTTH (Fiber To The Home).

La nuova infrastruttura garantirà una copertura totale, non solo dell'area urbana di Reggio Emilia, ma anche di due aree periferiche come Roncocesi e Cavazzoli. L'intervento di Open Fiber a Reggio Emilia si inserisce in un percorso avviato con l'accordo firmato dalla Regione Emilia-Romagna e dalla società in house per lo sviluppo telematico Lepida spa con Open Fiber, insieme ad altre città emiliano-romagnole.

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"In questi anni l'Amministrazione comunale di Reggio Emilia si è impegnata per sviluppare azioni volte a contrastare il digital divide e rendere la città più competitiva e vicina ai bisogni dei cittadini", ha commentato il sindaco Luca Vecchi. "L'investimento che presentiamo quest'oggi, parte di questo percorso, è frutto della collaborazione tra pubblico e privato e ha il merito di portare un investimento qualitativamente e quantitativamente importante, che contribuisce ad arricchire l'infrastruttura tecnologica a disposizione di tutta la città".

"Il valore aggiunto di questo investimento, che le città aspettava da tempo è nell'estensione dell'infrastruttura tecnologica, che toccherà anche le aree più periferiche fino a Roncocesi e Cavazzoli", ha aggiunto l'assessore ad Agenda digitale e Innovazione tecnologica Valeria Montanari. "Si tratta di un risultato per noi importante, per il quale come Amministrazione comunale ci siamo fortemente impegnati, al fine di rispondere alle sollecitazioni dei cittadini e fornire loro un servizio veloce e competitivo".

"Non ci sono limiti ai benefici che un'infrastruttura come la nostra può garantire a cittadini, imprese ed enti", ha concluso il responsabile Network & operations Area Nord di Open Fiber Roberto Gallo. "Una connessione sicura e ultraveloce su tutto il territorio è utile ad esempio a stimolare la produttività delle attività imprenditoriali, ma è anche una risorsa per sviluppare servizi intelligenti per la collettività, come la gestione del traffico, dell'inquinamento o dell'illuminazione pubblica, nell'ottica del risparmio energetico".

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Come previsto dal decreto ministeriale del 2013, Open Fiber utilizzerà, ove possibile, cavidotti e infrastrutture di rete sotterranee già esistenti (tubazioni dismesse di acqua e gas, sottoservizi, cunicoli, etc.) per limitare il più possibile gli eventuali disagi per la comunità. Gli scavi saranno effettuati privilegiando modalità innovative e a basso impatto ambientale.