Ordine esecutivo di Trump: tutte le agenzie federali devono puntare sull'Intelligenza Artificiale

Il Presidente Donald Trump ha emanato un ordine esecutivo a tutte le agenzie federali per favorire la ricerca e lo sviluppo di progetti legati all'Intelligenza Artificiale.

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a cura di Dario D'Elia

Il Presidente Donald Trump ha emanato un ordine esecutivo, intitolato Executive Order on Maintaining American Leadership in Artificial Intelligence, a tutte le agenzie del Governo Federale degli Stati Uniti d'America affinché vengano privilegiati progetti dedicati all'Intelligenza Artificiale. È una svolta dai piedi d'argilla, secondo molti osservatori, poiché l'Amministrazione non ha previsto un budget ma semplicemente di sfruttare quello esistente già allocato a ogni Dipartimento. Da rilevare che il concorrente cinese ha promosso lo scorso anno un progetto ben più ambizioso: le sole città di Shanghai e Tiajin hanno previsto investimenti di 15 miliardi di dollari in tal senso.

"I cinesi investono miliardi, noi spendiamo milioni. Non possiamo vincere finché siamo sorpassati in questa misura: anche se loro sono efficienti la metà di noi, il rapporto tra gli investimenti è sempre di 500 a 1", commentò ai tempi James Lewis, senior fellow del Center for Strategic and International Studies. Ad ogni modo è pur sempre un inizio.

Nello specifico l'ordine esecutivo si concentra su una serie di punti. Le Agenzie federali, industria e istituti di ricerca sono chiamati a impegnarsi nella ricerca e sviluppo dell'Intelligenza Artificiale per promuovere scoperte scientifiche, competizione economica e sicurezza nazionale. È auspicabile anche un impegno per individuare standard (con la National Institute of Standards and Technology - NIST), fare formazione, favorire la fiducia dei cittadini nell'IA e promuovere un ambiente internazionale favorevole al mercato statunitense.

Si parla anche di una politica di investimenti nella ricerca e sviluppo in collaborazione con industria, partner internazionali, alleati e università. Senza contare il miglioramento dell'accesso a risorse informative (dati federali, modelli, progetti) mantenendo livelli di sicurezza adeguati. Infine bisognerebbe ridurre le barriere per l'uso dell'IA proteggendo la tecnologia statunitense.

"L'American AI Initiative dell'Amministrazione include tutti gli elementi giusti; il test critico sarà vedere se li seguiranno in modo convincente", ha commentato il professor Jason Furman di Harvard, che ha servito nel Council of Economic Advisers dell'Aministrazione Obama. "Il piano è ambizioso, senza dettagli e non è auto-eseguibile".