Gli eruditi di Linux una volta erano le colonne portanti del LinuxWorld e lo usavano per diffondere idee e filosofia. Contro gli assalti del mondo business che vorrebbe "comprare" il movimento Open Source ora si ergono due organizzazioni, la Free Software Foundation e il progetto GNU. Entrambe sostengono che il software libero open source e nella fattispecie Linux sono e dovranno sempre garantire "libertà di copia, studio, modifica e ridistribuzione".
Conclusioni
... e c'è chi cerca di far soldi in qualche altro modo, nonostante i quasi -10°.
È oramai chiaro e lampante che Linux, nato nel mezzo del 1990 anche per offrire una piattaforma superiore a quelle Microsoft, più robusta e stabile sia per PC che per server, è ora usato da molti per fare soldi. Naturalmente profeti e programmatori open source sono ancora al centro della scena, ma chi fa dell'informatica un business ha deciso che in questo settore c'è la possibilità di accumulare una fortuna (e di aumentare il valore delle proprie azioni). Linux è quindi diventato un'efficiente alternativa commerciale per le applicazioni emergente. Non tutto il male vien per nuocere?
John "Maddog" Hall di Computer Associates predica tuttora che l'open source è una questione d'amore.
Il LinuxWorld 2004 di New York chiude i battenti, taxi e limousine attendono in fila.