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Le nuove tecnologie iMod e Liquavista si propongono di contratstare lo strapotere delle soluzioni LCD. Bassi consumi e rinnovate funzionalità di cromia i pregi più interessanti.

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a cura di Dario D'Elia

Ma iMod non è l’unica novità del momento. Liquavista ha realizzato un display che sfrutta le proprietà dell’electrowetting. Ogni pixel contiene acqua e una soluzione liquida sintetica. Quando una carica elettrica viene applicata alla superficie esterna di un pixel, questo diventa idrofilico. Da una parte si posiziona l’acqua e dall’altra la soluzione sintetica, creando di fatto la cromia. Quando la carica viene invertita si produce l’idrofobia e il pixel prende il colore della soluzione sintetica. In pratica il display può essere personalizzato cromaticamente in base alle esigenze. Inoltre anche in questo caso i consumi energetici sono piuttosto contenuti.

I primi modelli Liquavista saranno integrati negli orologi, e permetteranno di personalizzare la colorazione dei display. In futuro, poi, sarà il momento delle prime applicazioni in campo mobile. “Non vi è alcun problema di dimensioni. Fra cinque anni lanceremo sul mercato i display per notebook”, ha confermato Mark Gostick, CEO di Liquavista, sussidiaria di Philips, durante l’ultima Society for Information Display conference.   

Al momento la popolarità dell’iMod e di Liquavista è strettamente legata alla lungimiranza dei produttori hardware. Più aumenteranno le commesse e più i costi produttivi scenderanno. “I giovani vorrebbero milioni di queste cose. Per ora si devono accontentare dei soli prodotti LCD e dell’emergente OLED”, ha aggiunto Gostick.