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Syntax-Brillian ha deciso di sfruttare gli stabilimenti californiani di una sussidiaria taiwanese per le sue linee LCD TV; anche Sony, Toshiba e Samsung torneranno a produrre in Europa.

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a cura di Dario D'Elia

Syntax-Brillian dispone già di una struttura in Arizona, che produce TV a retro-proiezione high-end, quindi anche la formazione dei nuovi dipendenti non potrà che essere agevolata. Nel nuovo stabilimento, inizialmente, vi saranno non più di 120 addetti che permetteranno una produzione di circa 100 mila TV all'anno, che dovrebbero raddoppiare già nel 2007. 

La strategia di Syntax-Brillian si basa fondamentalmente sulle previsioni di aumento della domanda. iSuppli ha previsto, infatti, che le vendite statunitensi di LCD TV passeranno dalle attuali 10,9 milioni di unità, alle 17,8 milioni di unità nel 2007. E l'incremento continuerà fino al 2010 toccando quota 32,6 milioni.  

"Il risparmio preventivato ci permetterà di ottenere un 5/7% di profitto in più", ha aggiunto Sollitto.

"In futuro è possibile che la strategia della Syntax-Brillian venga applicata anche dai produttori più famosi. Apriranno nuove fabbriche negli Stati Uniti o sul confine messicano", ha dichiarato David Barnes, analista di DisplaySearch. "Anche in Europa succederà lo stesso. Sony, Toshiba e Samsung hanno già confermato la loro intenzione".