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Bill Gates, il Signor Microsoft, per l'avvento del Futurshow 3004 ci ha fatto visita in Italia, e tra i ripetuti appuntamenti, ieri sera ad Assago ha concluso una giornata italiana a dir poco faticosa. A parte una divertente battuta sulla rielezione del Presidente Bush, poche rivelazioni vere sul futuro dell'informatica secondo MS.

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a cura di Roberto Buonanno

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Il discorso di Bill, continua

Altro discorso fondamentale è quello relativo agli aggiornamenti, in un'era di invasioni di Worm e Virus che non si fanno remore a infestare anche server e workstation. Il più recente è naturalmente il Service Pack 2 che, grazie al firewall integrato nettamente migliore al predecessore, mette in atto quella insulation tanto cara a Bill Gates.

Alcune macchine però sono più esposte per natura, come per esempio i server web, che necessariamente devono avere alcune porte aperte. In questo caso viene in soccorso, oltre a un robusto firewall, la virtualizzazione, gran tormentone di ogni sistemista corporate.

È un altro di quei temi forti che viene evangelizzato da Microsoft soprattutto da quando, guarda caso, può offrire versioni mature dei propri software Virtual PC e Virtual Server.

Vista la potenza crescente delle macchine e la possibilità sempre in agguato di un infezione e di un problema bloccante, virtualizzare può essere il sistema più adatto per dividere una macchina in comparti stagni. Un server virtuale può gestire la posta, uno il web, l'altro le connessioni sicure. In caso di un attacco, per esempio, al server web, questo può anche cadere, mentre tutti gli altri servizi rimangono attivi. E soprattutto, lo strato sottostante è sempre raggiungibile e permette un comodo riavvio della macchina virtuale crashata.

Concludo con la speranza di rivedere presto Bill Gates in Italia, magari con più carne al fuoco!