Pagamenti con gli smartphone: boom in Italia

L'Osservatorio NFC & Mobile Payment del Politecnico di Milano ha rilevato il successo dei pagamenti mobili. Le transazioni sono passate da 700 milioni di euro del 2011 a 900 milioni del 2012.

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a cura di Dario D'Elia

In Italia i pagamenti mobili tramite smartphone stanno avendo davvero successo. Secondo l'Osservatorio NFC & Mobile Payment del Politecnico di Milano le transazioni sono passate dai 700 milioni di euro del 2011 ai 900 milioni del 2012. Il tutto si deve all'avvento anche dei terminali e POS NFC (Near Field Communication), senza contare le 2 milioni di carte di pagamento contactless già emesse.

"Alla base della diffusione del Mobile Payment in Italia ci sono tre fattori chiave", si legge nel documento. Il primo senza dubbio è legato alla crescita del 20% dei servizi che consentono di completare gli acquisti online attraverso il telefono cellulare. Si pensi ad esempio al pagamento dei bollettini postali, dei parcheggi e delle corse in autobus.

contactless

Il secondo riguarda la possibilità di usufruire dei servizi contactless come se fossero un Bancomat grazie all'intesa operativa raggiunta da Telecom Italia, Vodafone, Wind, H3g e Poste Mobile. Infine la legislazione (SalvaItalia e Sviluppo-bis) che incentiva l’uso dei pagamenti elettronici.

Non a caso dei 900 milioni di euro di transazioni, ben 470 milioni derivano dall'utilizzo del Mobile Payment per l'acquisto dei contenuti digitali per gli smartphone. "In crescita del 15% rispetto al 2011: gli italiani abbandonano infatti l’acquisto di contenuti tramite SMS (in calo del 12%) ma si rivolgono agli appstore per effettuare acquisti di app, in crescita del 20%", prosegue la nota.

"L'utilizzo del Mobile Remote Payment & Commerce per beni e servizi registra invece una straordinaria crescita del 60% raggiungendo un valore di circa 310 milioni di euro".

Mobile payment

La killer application per il momento è rappresentata dal pagamento in mobilità: ovvero delle soste, dei biglietti del trasporto pubblico locale, e di taxi, car&bike sharing e ZTL. Si stima che siano oltre 700.000 le ore di parcheggio pagate dagli italiani attraverso il cellulare, oltre 600.000 i biglietti di corsa semplice e qualche migliaio le ricariche degli abbonamenti per il trasporto pubblico locale attivate da Mobile, mentre le corse di taxi pagate con cellulare sono quasi 10.000. Per un totale di oltre 1 milione di transazioni di piccolo importo.

"Focalizzando la nostra attenzione sulla variante NFC Card Present, abbiamo misurato gli asset essenziali su cui, già adesso, si può contare in Italia”, affermano Valeria Portale e Giovanni Miragliotta, Responsabili dell’Osservatorio NFC & Mobile Payment. “

"A fine 2012 vi erano circa 30.000 terminali POS NFC attivi, partendo dai circa 5.000 del 2011, e gli impegni già assunti dagli attori dell'ecosistema portano a stime conservative, per fine 2013, di oltre 170.000 POS operativi (più del 10% del totale)", sottolineano Valeria Portale e Giovanni Miragliotta, Responsabili dell'Osservatorio NFC & Mobile Payment.

"Sempre a fine 2012 si contavano circa 2,5 milioni di telefoni NFC già venduti che, secondo le nostre stime più conservative (in termini di spesa pro-capite per la sostituzione del parco telefoni e di scelta di Apple per il prossimo iPhone) diverranno circa 6,0 milioni a fine 2013. Sono passi da gigante, se si considera la scala temporale su cui sono misurati, che ci portano a dire che in Italia, ma anche in Europa, il punto angoloso della curva di diffusione dell'NFC è alle nostre spalle".

Tutto questo vuol dire che entro il 2016 il valore dei pagamenti mediante Mobile Proximity Payment sarà di circa 4,7 miliardi di euro, dei quali 1,5 miliardi verranno effettuati nei micro-pagamenti.