Pagella elettronica, mezza rivoluzione a scuola

Nel futuro della scuola italiana c'è la pagella digitale. Alcune famiglie potranno riceverla via email oppure via SMS. Non ci sono però altri vantaggi. Non si risparmierà carta, né migliorerà la qualità dell'apprendimento.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Dall'anno scolastico 2012-2013 tutte le scuole italiane offriranno la pagella online. I primi esperimenti ufficiali cominceranno a settembre. È un'iniziativa dei ministri Brunetta e Calderoli, varata lo scorso 9 giugno.

Pagella del 1927, non è cambiato poi molto.

La pagella elettronica rappresenterà lo standard, ma le famiglie che vorranno quella cartacea potranno averla su richiesta. Nuove modalità anche per la consegna, che potrà avvenire per posta elettronica, download dal sito della scuola o persino SMS.

Anche le università saranno obbligate a informatizzare le procedure, ma in questo caso la legge non fa altro che certificare uno stato di fatto. Tranne che in alcuni casi infatti nelle università italiane gli studenti possono fare tutto online.

Non si possono però dimenticare le tante indagini che certificano come le competenze informatiche in Italia (ma anche in altri paesi) siano ancora una rarità, seconda solo alla carenza di linee ADSL che funzionano a dovere. Problemi seri, tanto che l'Unione Europea si è attivata per risolverli (Agenda Digitale Europea, l'ambizioso progetto UE).

Solo metà degli italiani ha un computer, e ancora meno ha un accesso a Internet. Va un po' meglio se si considerano solo le famiglie con figli a scuola. I consueti incontri con gli insegnanti quindi resteranno una tradizione ancora per qualche anno.

Non sono però solo le famiglie che in molti casi non conoscono i mezzi tecnologici, ma purtroppo anche gli stessi insegnanti. Quelli più anziani hanno probabilmente più giustificazioni, ma la realtà è che ancora pochi docenti sono pronti a usare computer e Internet come strumenti di lavoro quotidiani

Per insegnare bisogna emozionare. Molti però pensano ancora che se ti diverti non impari.

Si potrebbe immaginare che la pagella digitale serva almeno a risparmiare carta. Una speranza che s'infrange sul muro di gomma della burocrazia: il documento dovrà essere comunque stampato e inserito nel fascicolo dello studente, e un'altra copia andrà prodotta per le famiglie che ne fanno richiesta.