Panasonic è una roccia con Toughbook
Panasonic è stata una delle poche aziende che si è presentata con novità di rilievo all'edizione 2006 di Smau.
Lo stand era caratterizzato principalmente dalla linea di proposte Toughbook, notebook indirizzati all'ambito lavorativo più estremo (cantieri, etc) e muniti di una struttura leggera e resistente composta da lega di magnesio.
La particolarità di questi portatili è la robustezza e l'assoluta "inviolabilità". Cosa intendiamo con "inviolabità"? Con questo termine indichiamo la mancanza di aperture verso l' esterno , come fori di areazione. Il calore viene infatti dissipato attraverso la lega di magnesio - sebbene il notebook sia molto rude a vedersi, è leggero - evitando così la pericolosa immissione accidentale di liquidi o altri corpi estranei, spesso presenti in ambienti che poco si confanno all'uso di un portatile.
I modelli presentati sono per l'esattezza il Toughbook CF-18, il CF-29, il CF-74 e il CF-51 MK3. Queste soluzioni integrano un display a prova di pugni (provato personalmente) e un hard disk estraibile e condivisibile resistente a cadute da 90 cm di altezza. I processori presenti in queste soluzioni sono tutti di casa Intel e spaziano dai Core 2 Duo ai Pentium ULV.
L'offerta Panasonic non è orientata solo alle soluzioni "da cantiere", ma anche all'ambito medico e lavorativo di tutti i giorni; per questo è nato CF-08, un display wireless condito di touchscreen. Anch'esso dotato delle caratteristiche di robustezza dei notebook Toughbook, presenta un display XGA touchscreen da 10.4" che permette di visualizzare il desktop di un computer ubicato a notevole distanza. L'autonomia di questo "desktop on the go" è di 14 ore circa.
La linea più "consumer" di casa Panasonic è composta dai notebook CF-W5 e CF-T5, leggeri e dotati di unità ottica con apertura superiore, come potete vedere dall'immagine. Il disco rigido da 60 GB è dotato di cuscinetti anti-urto e il cuore di queste soluzioni è rappresentato da un processore Intel Core Solo U1400.
