Impressioni d'uso

Recensione – Test FZ1000. Panasonic ridefinisce il concetto di bridge con questa potente fotocamera dotata di zoom ottico Leica 25-400 mm (equivalenti), sensore da 1 pollice, medesimo processore della GH4 e la capacità di registrare video in 4K

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a cura di Tom's Hardware

Impressioni d'uso

Abbiamo scattato centinaia di foto prova con la FZ1000, utilizzandola nelle condizioni più disparate, ma soprattutto nella travel photography, dove – in generale - dimensioni e peso ridotti sono ovviamente i benvenuti, assieme a velocità ed immediatezza d'uso.

La super bridge Panasonic non delude affatto da questo punto di vista, e pur non essendo un peso piuma si può ritenere una macchina ideale, soprattutto per chi proviene dal mondo delle reflex, perché ne replica i comandi e le funzioni sia a livello ergonomico che d'utilizzo con il vantaggio di non dover cambiare obiettivo.

I cinque tasti funzione assegnabili permettono di avere sotto controllo tutti i parametri che il fotografo preferisce. La selezione dell'area di messa a fuoco si attiva dal multi-controller, quindi non è necessario entrare nei menu. Giusto per dare un'idea, noi abbiamo assegnato al tasto Fn1 l'attivazione dello zoom digitale intelligente e al tasto Fn2 l'iDynamic, mentre Fn3 di default è l'utilissimo Q.MENU, cioè il Quick Menu – ormai adottato da tutti i costruttori - che in un'unica schermata riassume i parametri principali della macchina, in modo che siano visibili a colpo d'occhio dal fotografo prima di iniziare la sua sessione di shooting. Nella FZ1000 è addirittura customizzabile!

Ottimo il mirino elettronico OLED, ampio e luminoso, con un minimo di effetto scia solo in condizioni di scarsa illuminazione. Altrettanto funzionale il monitor LCD posteriore da 3", completamente orientabile.

Già dai primi scatti si apprezza l'ottima reattività della macchina: in pratica, non si percepisce alcun ritardo dal momento in cui si preme il pulsante di scatto al momento dell'acquisizione dell'immagine, segno evidente che lo shutter lag (che include anche il tempo necessario alla MAF) è molto ridotto, di poco superiore ai 0,1 sec. con AF singolo, comparabile con quello delle reflex più veloci. Con una messa a fuoco di 0,09 sec. in grandangolare e 0,17 sec. in tele utilizzando il mirino elettronico, anche i soggetti in rapido movimento possono essere immortalati con precisione e accuratezza.

L'affidabilità del sistema esposimetrico e le ampie possibilità di controllo della dinamica contribuiscono all'ottenimento di foto sempre corrette nei livelli; si può decidere di visualizzare l'istogramma in tempo reale, oppure successivamente in fase di revisione delle immagini già acquisite.

Se la maggior parte degli scatti avviene entro sensibilità medio basse (sino a ISO 2000), la qualità globale dell'immagine è ottima, merito dell'azione combinata dell'obiettivo, del sensore da 1" e del processore d'immagine, che corregge almeno in parte i limiti del primo. Visualizzando le stesse ridimensionate alla risoluzione del monitor, vi assicuriamo che non sono percepibili differenze qualitative con una reflex APS-C anche di fascia alta, anzi a volte la FZ1000 prevale, poiché nelle reflex conta molto il fattore "obiettivo". Soltanto visualizzando l'immagine in dimensioni reali (1:1), si evidenziano differenze nei contorni dei soggetti a vantaggio delle macchine con sensore più grande, che appaiono meno "frastagliati", più puliti.

Per dare un'idea di ciò che intendiamo, abbiamo messo a confronto due foto scattate rispettivamente con la Canon EOS 6D (full frame!) + Sigma 105 macro OS - la nostra reflex di riferimento - e la Panasonic Lumix FZ1000, entrambe alla stessa lunghezza focale, medesima apertura dell'obiettivo (f/4), identiche condizioni ecc. Di seguito i risultati:

Canon a sinistra, Panasonic a destra, crop

A parte l'ovvia differenza nel boken, come nel contrasto e nell'incisività, il sensore FF evidenzia in generale una maggior pulizia, tuttavia le differenze sono tutto sommato contenute (a ISO 400!) e tendono a scomparire visualizzando l'immagine a schermo intero. Il leggero divario diminuisce ulteriormente nel caso di una reflex/mirrorless APS-C. Discorso a parte sugli alti ISO.

A sensibilità più elevate, diciamo da ISO 2000 in poi, il rumore comincia a manifestarti; in tal caso, si può agire sull'entità della riduzione per limitarlo.  

La durata della batteria al litio è purtroppo un punto debole della FZ1000: il costruttore dichiara 360 scatti secondo gli standard CIPA, ma noi siamo riusciti ad ottenerne in pratica meno della metà, considerando l'utilizzo combinato EVF/monitor e la ripresa di 4 movie da una quarantina di secondi cad. Pur ipotizzando una batteria in non perfetto stato, si tratta comunque di un risultato mediocre che fa propendere per l'acquisto di una batteria di riserva.

Il flash incorporato ha una portata da 0,3 a 13,5 m (Wide/ISO Auto) e da 1 m a 9,5 m (Tele/ISO Auto), più che sufficiente nei casi d'utilizzo più comuni o per schiarire le ombre se il soggetto da ritrarre non dista troppo dalla camera. Sincronizzabile, a scelta, sulla prima o seconda tendina dell'otturatore, è caratterizzato da tutti i modi di funzionamento che ci si aspetta di trovare su un prodotto del genere.