Papa Francesco e Snowden: il coraggio delle parole

È Papa Francesco l'uomo dell'anno Time. Edward Snowden è secondo. Entrambi, seguendo percorsi diversi, hanno svelato altarini e sconquassato lo status quo.

Avatar di Pino Bruno

a cura di Pino Bruno

Non ce l'ha fatta per un soffio. D'altronde è stato meritatamente surclassato da un personaggio straordinario come Papa Francesco e dunque chapeau. Per Time, il magazine più famoso e prestigioso del mondo, Edward Snowden non è "la persona dell'anno 2013". Il whistleblower più ricercato del mondo ha comunque conquistato il suo posto nella Storia. Eccolo nella short list dei finalisti, insieme con la militante per i diritti gay Edith Windsor, l'acerrimo nemico di Barack Obama Ted Cruz e il sanguinario dittatore siriano Bashar Assad.

Papa Francesco: Uomo dell'anno Time

Già, perché possono esserci buoni e cattivi tra le persone scelte ogni anno dal magazine per la copertina di dicembre. Time privilegia l'individuo o l'entità che, nel bene o nel male, ha più influenzato la vita sulla Terra durante l'anno appena trascorso.

Dunque, Eric Snowden è buono o cattivo per il Time? L'articolo pubblicato oggi - titolo The Dark Prophet, il profeta oscuro – ripercorre in quattro pagine dense tutta la vicenda che ha portato l'ex tecnico della CIA a svelare i retroscena dello spionaggio globale conosciuto come Datagate.

Eroe o traditore? Il settimanale non si sbilancia. Definisce Snowden "a libertarian activist", un attivista per i diritti umani, e poi critica la sua scelta di rifugiarsi nella Russia di Putin, paese non certo in prima linea nella salvaguardia delle libertà. "But he will not be the last of his kind, either", comunque non sarà l'ultimo del suo genere, osserva l'autore del lungo articolo, riferendosi alla "razza" dei whistleblower.

Già, ma chi sono i whistleblower? Persone normali, eroi borghesi, che mettono in gioco la propria vita per denunciare le attività illegali delle organizzazioni per cui lavorano. Martiri civili, non spie o delatori. La legge, anche quella statunitense, dovrebbe addirittura proteggerli. D'altronde, come scrive John Le Carrè, il maestro della spy story con un passato nei servizi segreti britannici, "se l'unica condizione necessaria perché il male trionfi è che le persone oneste non facciano nulla, come si può rimanere in silenzio?".

Cooper, Rowley, Watkins

E comunque non molti anni fa Time ha reso omaggio a tre coraggiose whistleblower: Coleen Rowley, Cynthia Cooper e Sherron Watkin. Le tre donne conquistarono la copertina del dicembre 2002, dopo aver "sollevato tre scandali che hanno scosso il mondo politico ed economico americano: Enron, WorldCom e l'FBI che ha ignorato i molti segnali che erano arrivati nei mesi precedenti agli attentati dell'11 settembre 2001". La motivazione? "Hanno creduto - creduto veramente - che la verità sia una cosa che non vada rimossa dai libri e per essere intervenute in modo tale che non lo sarà mai".

Snowden dunque non può certo lamentarsi. In fondo anche Papa Francesco sta scoprendo gli altarini del Vaticano.