Parrot Skycontroller

Recensione Parrot Bebop. Il nuovo quadricottero francese ha ottime qualità di volo e vanta una grande stabilità e velocità massima. Integra un obiettivo Fisheye da 14 megapixel di ottima qualità, che riesce a creare video ben stabilizzati anche senza un gimbal.

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a cura di Andrea Ferrario

Editor in Chief

Parrot Skycontroller

Come abbiamo accennato, il Parrot Bebop Drone costa 499,90 euro "così com'è". Si può manovrare con uno smartphone o un tablet (Android e iOS), ma per goderselo al meglio lo si può comprare insieme al radiocomando Skycontroller.

Parrot bebop (3)

Usando solo il tablet avremo un collegamento Wi-Fi diretto tra il drone e il tablet. La rete Wi-Fi è generata dal drone stesso, e tramite l'app possiamo scegliere se usare la banda a 2,4 GHz oppure quella a 5 GHz. La seconda ha una portata minore ma è meno sensibile alle interferenze, e dovrebbe garantire migliore stabilità e prestazioni in streaming.

Sullo schermo del dispositivo, dopo il decollo, vedremo lo streaming video in tempo reale di ciò che "vede" il drone con la sua videocamera, e potremo manovrarlo tanto con alcuni controlli a schermo quanto muovendo il tablet stesso. I più coraggiosi potrebbero anche pilotare guardando solo lo schermo, ma ricordiamo che è obbligatorio tenere il drone sotto costante controllo visivo. Lasciando questa schermata possiamo accedere a diverse impostazioni di volo, oltre a quelle del Wi-Fi, della videocamera e altri dettagli.

Con lo Skycontroller la connessione è un po' diversa. Un collegamento diretto tra radiocomando e drone, e un altro tra tablet e radiocomando. Questo genera un piccolo ritardo nella visualizzazione del video in streaming e nella trasmissione dei comandi per le acrobazie, ma quelli principali funzionano in tempo reale. 

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Pilotare il Bebop con lo Skycontroller è senza dubbio molto più appagante: è più facile fare manovre precise, controllare gli spostamenti del drone, evitare eventuali ostacoli. Soprattutto però con lo Skycontroller e la sua grande antenna la portata arriva fino a 2,5 Km (nominali); a tal proposito vogliamo ricordare che le norme italiane permettono solo il volo a vista, vale a dire che non si può mandare il drone dove non possiamo tenerlo sotto controllo con i nostri occhi.  

Il problema più grosso è che Parrot non vende lo Skycontroller separatamente. Possiamo comprarlo insieme al drone per 900 euro (899,90), ma non è possibile acquistarlo come accessorio a sé stante. Ed è un peccato perché qualcuno potrebbe voler comprare il solo drone, e rinviare l'acquisto del radiocomando a un secondo momento - se il prodotto gli piace e lo appassiona.

Usare lo Skycontroller in ogni caso non ci permette di abbandonare il tablet principale, che dovremo usare per la configurazione e come schermo per il video in streaming. Il tablet trova spazio nell'alloggio centrale dello Skycontroller, il posto ideale per tenerlo sotto osservazione e vedere che cosa sta inquadrando la videocamera. 

Parrot bebop (2)

Ai due lati abbiamo altrettante cloche di controllo, e su ognuna di esse troviamo un joystick. Quello a destra controlla il movimento orizzontale, quindi serve a mandare il drone avanti, indietro, a destra e a sinistra senza cambiare altitudine né orientamento. Il joystick destro controlla invece l'altitudine e la rotazione del drone sul proprio asse: in altre parole se vediamo la coda, usando questo controllo possiamo far girare il Bebop su se stesso in modo che guardi verso di noi con la sua videocamera. E a questo punto è il momento ideale per un selfie, ma ricordatevi che se vedete la videocamera i comandi saranno invertiti!

Su ognuna delle due cloche troviamo poi altri comandi, che servono sia per controllare il drone sia l'applicazione sul tablet. Il più interessante di questi controlli aggiuntivi si trova in alto a destra, da attivare con l'indice: è una levetta con cui possiamo controllare i movimenti della videocamera, andando modificare l'area inquadrata in ogni momento. Premendo questa levetta, invece, scattiamo una fotografia. Una levetta simile, a sinistra, serve invece a controllare l'applicazione sul tablet.

Sotto ai entrambi i joystick troviamo due pulsanti, quattro in totale: quelli a sinistra servono a controllare l'applicazione (Home e Back), mentre quelli a destra controllano il drone. Uno serve a farlo decollare, mentre premendo l'altro il Parrot Bebop tornerà al punto di partenza, o almeno ci proverà.

Parrot bebop (1)

Ancora più in basso, sempre sulle due cloche, abbiamo a sinistra un tasto per avviare e fermare la registrazione video e a destra il pulsante per far atterrare il Parrot Bebop. Tra i due bracci, che si estendono dal corpo centrale e "sostengono" le cloche di controllo, ci sono tre file di LED che indicano se la registrazione è attiva, lo stato del Wi-Fi e quello delle batteria (radiocomando e drone).

Tutto lo Skycontroller, infine, è sovrastato da una grande antenna rettangolare che ha una doppia funzione. Da una parte si collega alla rete Wi-Fi emessa dal drone, e dall'altra crea un'ulteriore rete che useremo per collegare il tablet. O meglio, prima dovremo collegare il tablet allo Skycontroller, e successivamente usare l'applicazione FreeFlight 3 per individuare il Wi-Fi del drone e collegarci.

Parrot Bebop Drone, Rosso Parrot Bebop Drone, Rosso
Parrot Bebop Drone e Skycontroller, Rosso Parrot Bebop Drone e Skycontroller, Rosso