Patatine fritte

La scienza è fatta di ricerca, sforzo e pazienza, ma a volte anche il classico colpo di fortuna può servire.

Avatar di Valerio Porcu

a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Immagine: Wikipedia

Tutti possiamo tagliare delle patate e buttarle nell'olio bollente, per ottenere delle deliziose patate fritte dalle forme e consistenze più svariate. Ottenere chips perfette come quelle dei sacchetti tuttavia è un altro paio di maniche, e infatti nessuno ci aveva mai pensato fino al 1853.

All'epoca George Crum, si racconta, era esasperato da un cliente che rimandava continuamente indietro le proprie patate perché non abbastanza croccanti e insipide. Così pensò bene di affettarle sottilissime, friggerle nel grasso e poi condirle con bel po' di sale; forse voleva essere una vendetta scherzosa, ma sta di fatto che quel giorno nacque uno degli snack più famosi e consumati al mondo.

In ogni caso la vera svolta non arrivò fino al 1920, quando Laura Scudder inventò il sacchetto a chiusura ermetica grazie al quale le patatine mantenevano le proprie qualità a lungo.