PEC, un incredibile successo anche fra i privati cittadini

Aruba si conferma leader nel mercato PEC con oltre 5 milioni di caselle attivate. Sebbene l'obbligo riguardi solo imprese e professionisti, i privati valgono il 39%.

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a cura di Dario D'Elia

La PEC è obbligatoria per imprese e professionisti, ma i numeri dicono che sta riscuotendo successo anche fra i privati. L'ultima indagine di Aruba, il principale gestore di posta elettronica certificata in Italia, conferma che il 39% delle (sue) oltre 5 milioni di caselle attivate fa riferimento a privati cittadini.

Il dato è eclatante soprattutto se si considera che secondo le ultime statistiche (giugno 2017) diffuse dall'Agenzia per l'Italia Digitale le caselle attive in Italia hanno raggiunto quota 8.539.661. In pratica nel 2017 sono aumentate del 9% rispetto allo scorso anno.

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Aruba conferma che la distribuzione della PEC è polarizzata in alcune regioni. "È la Lombardia la regione che conta il maggior numero di caselle PEC attive (circa 670.000), seguita dal Lazio (oltre 650.000), terza la Campania con 477.000 PEC attivate, seguono poi Sicilia (422.745), Puglia (382.619) e Veneto (372.198)", si legge nel documento.

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Anche l'Aruba PEC in versione app sembra andare piuttosto bene: si parla di quasi 400.000 utenti attivi, di cui circa il 60% su Android ed il 40% su iOS.

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"Siamo molto soddisfatti dei dati che ci vedono leader in ambito PEC ma ancora di più ci fa piacere riscontrare come sia cambiata l'opinione nei confronti di questo servizio.

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Si è compresa la sua reale utilità: non è più visto solo come un obbligo di legge, ma come strumento che semplifica le comunicazioni ufficiali, riduce i tempi di attesa, permette di risparmiare ed è ecologico e sicuro", ha commentato Simone Braccagni, Amministratore Delegato di Aruba PEC.

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Già, a cosa si deve il successo della PEC? Probabilmente alla possibilità - per una cifra irrisoria di circa 5 euro all'anno - di disdire contratti telefonici in sostituzione della raccomandata R/R e dialogare con la Pubblica Amministrazione. Rispetto alla raccomandata ha un valore aggiunto: non solo certifica invio e ricezione, ma anche il contenuto.