Peppermint attacca, AltroConsumo rilancia

Il caso P2P Peppermint è un continuo di schermarglie tra Peppermint e le associazioni dei consumatori

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a cura di Manolo De Agostini

A seguito della seconda ondata di raccomandate relative al caso P2P Peppermint, AltroConsumo torna alla carica e annuncia un nuovo maxi-reclamo al Garante della Privacy sui comportamenti definiti "illegali" di Peppermint Jam Records GmbH e Logistep AG. L'associazione dei consumatori afferma:

"Ritieniamo che l'Autorità Garante debba, senza ritardo, accertare se ed in che misura i dati personali degli utenti continuino ad essere trattati illegalmente e, in caso affermativo, disporne il blocco. In ogni caso il Garante dovrà ordinare a Peppermint e Logistep di fornire agli interessati idonea informativa circa le modalità attraverso le quali i dati personali sono stati trattati, la natura di tali dati e la specifica finalità del trattamento e di adottare infine le misure tecniche di sicurezza prescritte dalla vigente normativa. Qualora l'Autorità ritenga che ne sussistano i presupposti, auspichiamo che le due aziende vengano sanzionate per le violazioni poste in essere e che l'Autorità giudiziaria ordinaria proceda per i reati eventualmente configurabili".

Paolo Martinello, presidente di Altroconsumo afferma:

"Riteniamo che il caso Peppermint sia un esempio concreto della necessità ormai urgente di una modifica legislativa della legge sul diritto d'autore. È necessario che siano finalmente contemperati equamente anche i diritti e gli interessi dei consumatori e della loro privacy oltre che quelli dei detentori della proprietà intellettuale".