Per il governatore della Banca del Canada bitcoin non è una valuta digitale

Il governatore della Banca del Canada Tiff Macklem ha ribadito che bitcoin non può essere classificato come valuta perché manca di attributi da utilizzare nelle transazioni.

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a cura di Alessandro Crea

In una recente intervista il governatore della Banca del Canada ha ribadito la propria posizione scettica su bitcoin, osservando che non viene utilizzata nelle transazioni quotidiane, nonostante Paesi come El Salvador legalizzino la criptovaluta come moneta a corso legale, e quindi non può essere considerata una valuta.

Allo stesso tempo, sempre più commercianti continuano a integrare bitcoin come opzione di pagamento. Macklem ritiene che l'attuale sistema di banconote durerebbe più a lungo, ma ha riconosciuto che la pandemia ha accelerato il passaggio alle transazioni digitali. "Lasciatemi essere chiaro, bitcoin non è una valuta digitale. Le persone non usano bitcoin per comprare cose... Abbiamo banconote e avremo banconote, almeno per tutto il tempo in cui sarò governatore; non se ne andranno. Allo stesso tempo, sappiamo che la nostra economia sta diventando più digitale e la pandemia lo ha accelerato", ha infatti affermato Macklem.

Macklem ha anche sottolineato che ci sono transizioni che stanno arrivando per il sistema monetario-finanziario internazionale. Secondo il Governatore, il passaggio al digitale è stato ispirato principalmente dalla pandemia di coronavirus. Inoltre, Macklem ha dichiarato che il ministero delle finanze del Paese determinerà una possibile valuta digitale emessa dalla banca centrale canadese. Già lo scorso luglio, infatti, la Banca del Canada ha pubblicato un rapporto che evidenziava le motivazioni chiave per una CBDC. Il rapporto ha osservato che una valuta digitale è essenziale in una maggiore concorrenza tra i fornitori di servizi di pagamento e l'innovazione digitale.

Il rapporto ha anche riconosciuto il declino dell'uso del contante e il ruolo di una CBDC nel rispondere all'ondata di valute digitali alternative come motivatori chiave per il cambiamento proposto. A ottobre scorso la banca ha anche chiarito che non lancerà presto una CBDC, ma la sua decisione potrebbe cambiare se l'utilizzo fisico del contante dovesse diminuire ancora.