Perché?

Molti di voi hanno sicuramente sentito parlare del "War-Driving", che consiste nell'individuare punti di accesso Wi-Fi non protetti, muovendosi in macchina. Abbiamo avuto l'idea di farlo in aereo, trasformandolo così in "War-Flying". E così eccoci a svolazzare sulla città in un esperimento che dimostra che troppo spesso chi installa una rete senza fili non si attiene alle elementari procedure di sicurezza.

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a cura di Tom's Hardware

Perché?

L'opinione più diffusa tra il pubblico è che gli hackers cerchino il modo di accedere a sbafo alla rete. Niente di più lontano dalla verità. Sebbene sarebbe divertente ottenere l'accesso alla rete delle reti, l'obiettivo principale è la sensibilizzazione alla sicurezza delle reti senza fili. Tradizionalmente la maggior parte dei punti di accesso (circa il 70%) è privo di protezione. La maggior parte degli utenti sembra soddisfatta all'idea di acquistare la scheda dal proprio rivenditore, per poi collegarla alla propria linea DSL o ottica. Quello che non sanno è che, in questo modo, si apre una grossa falla nella sicurezza della loro rete. Riprenderemo il tema più avanti.

Un'altra ragione per il war-driving/war-flying è il desiderio di mettere alla prova l'hardware. Gli hacker cercano di battersi usando le migliori schede wireless e le migliori antenne. Ogni estate, alla convention Defcon di Las Vegas, si tengono due competizioni. La prima è una gara war-driving, e vince chi trova più WAP nel tempo prestabilito. Nella seconda, il "lancio del WI-FI", a vincere è colui che riesce mandare più lontano il proprio segnale, usando hardware convenzionale o fatto in casa. In un occasione un partecipante ha superato i 60 chilometri, dopo aver speso 98$ per l'antenna.