Perdere le Olimpiadi per colpa di una tuta hi-tech

Shani Davis era il favorito dei 1000 metri di pattinaggio di velocità su ghiaccio, ma è stato tradito dalla nuova tuta Under Armour. In verità tutta la squadra USA sta pagando dazio.

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a cura di Dario D'Elia

Quando Shani Davis, il favorito della gara olimpica di pattinaggio di velocità su ghiaccio, mercoledì ha visto sul tabellone dell'Adler Arena di Sochi il tempo di 1.09.12 deve essergli scappato un "fuck suit". La tuta che ha fornito Under Armor alla squadra statunitense sembra essere la principale responsabile del suo distacco di 73 centesimi dalla medaglia d'oro Stefan Groothuis. Un'eternità, da ottavo posto.

Ok, magari qualcosa è andato davvero storto. Tipo un hamburger avariato. Un pensiero che ha tolto la concentrazione: "Come si chiamava quella di ieri sera?". No, no, non è possibile. "Non è possibile che dopo una delle partenze più veloci della mia carriera abbia fatto un giro da 25,4 secondi", ha ringhiato Davis.

Shani Davis

L'ambiente sostiene che sia colpa della tuta. Non solo non sarebbe particolarmente confortevole ma anche con un altro grave difetto. La presa d'aria posteriori pensate per la traspirazione di fatto fanno entrare un flusso d'aria così grande da fare resistenza ai movimenti degli atleti. Hanno difficoltà a guadagnare la classica posizione a basso profilo.

Il progettista della tuta della squadra olandese – per altro vincitrice già di 12 medaglie in questa disciplina – ieri ha spiegato alla stampa di aver provato tre anni fa una soluzione tecnologica di questo tipo. Bert van der Tuuk ha ammesso che rallentava così tanto gli atleti da essere stato costretto a invertire rotta. "La tuta si gonfiava da sola".

Mach 39

Adesso si cercherà di correre ai ripari: Heather Richardson si è già fatto modificare la sua tuta con un ulteriore pezzo di gomma. Ma pare che non sia servito a molto.

E dire che Under Armour sostevena che la "Mach 39" fosse la tuta da speedskating più veloce del mondo. Realizzata con 5 tessuti hi-tech diversi, 300 ore di test nella galleria del vento e il coinvolgimento dei progettisti aeronautici di Lockheed Martin. Persino le zip sono speciali.

Niente da fare. "Fossi Shani parlerei con Under Armour e gli chiederei se fosse possibile di usare la mia tuta Nike con un adesivo Under Armour sopra", ha commentato Peter Mueller, ex medaglia d'oro Olimpica nei 1.000 metri.