Piano Industriale RAI: tecnologia e prepensionamenti

Ieri il consiglio di amministrazione RAI, presieduto da Anna Maria Tarantola, ha approvato il piano industriale 2013-2015. Saranno ben 12 i fronti: pubblicità, ricavi commerciali, ottimizzazione palinsesto, sviluppo all-news, rilancio radio, sviluppo web, modello e assetto produttivo, digitalizzazione, revisione processi, risorse umane, assetto immobiliare, efficacia ed efficienza acquisti.

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a cura di Dario D'Elia

Il Piano Industriale della RAI, che punta al pareggio dei conti nel 2014, prevede un forte investimento nelle nuove tecnologie. "Nuove" per modo di dire: diciamo gli strumenti digitali che usano già tutte le grandi televisioni pubbliche occidentali. Ieri il consiglio di amministrazione, presieduto da Anna Maria Tarantola, ha detto sì al piano 2013-2015.

Il direttore generale Luigi Gubitosi ha parlato di ben dodici aree di intervento su cui si concentreranno i lavori. Nello specifico pubblicità, ricavi commerciali, ottimizzazione palinsesto, sviluppo all-news, rilancio radio,  sviluppo web, modello e assetto produttivo, digitalizzazione, revisione processi, risorse umane, assetto immobiliare, efficacia ed efficienza acquisti. Tutto questo dovrebbe consentire di ritornare in utile nel 2015.

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Per quanto riguarda la riorganizzazione interna e la diminuzione dei direttori da 43 a 28 tutto è rimandato. Probabilmente le lotte interne sono ancora protagoniste del riassetto.

In ogni caso la priorità è mettere a posto i conti, dato che il bilancio 2012 si stima possa chiudersi con una perdita di 200 milioni di euro, a cui bisognerebbe aggiungere i 53 milioni dovuti al prepensionamento di 400 dipendenti anziani. I ricavi da gennaio a settembre 2012, quindi parziali, sono stati di circa 2 miliardi di euro.

Inferiori rispetto allo stesso periodo 2011 sia a causa della contrazione del fatturato pubblicitario, sia per il costo dei grandi eventi sportivi. E il 2013 non sarà migliore poiché si prevede una riduzione della raccolta pubblicitaria tra il 15 e il 20 per cento. Viene comunque rinnovata la fiducia ai vertici della concessionaria Sipra.

 Anna Maria Tarantola

Sul fronte canone nessuna novità al momento: l'evasione rimane alta ma le famiglie italiane che pagano continuano a farlo, a prescindere dalla crisi. Anche i film e le fiction firmate RAI sembrano andare bene sul mercato europeo. Il palinsesto estivo, per la prima volta, sarà oggetto di grandi cambiamenti: basta con le continue repliche e il riciclo dei fondi di magazzino in bianco e nero.

Si parla di investire almeno 50 milioni di euro nelle attrezzature per l'attività giornalistica: saranno rinnovate telecamere e stazioni mobili. Dopodiché si parla di digitalizzare completamente gli impianti radio per ottenere il massimo dal formato DAB.

I cronisti poi dovranno imitare i colleghi della BBC e iniziare a muoversi in autonomia con smartphone e mini-telecamere digitali.