Plutone sarà riclassificato come pianeta?

Oggi la sonda New Horizons della NASA passa a soli 12.500 chilometri da Plutone. Oltre alle immagini ravvicinate di Plutone e delle sue cinque lune ci aspettiamo dati relativi all'atmosfera, alla composizione, al nucleo e alla formazione del pianeta nano.

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a cura di Tom's Hardware

Dal 2006 ad oggi la polemica su Plutone non si è mai placata. Sono in molti a ritenere che l'Unione Astronomica Internazionale (IAU) si sia sbagliata e che il nostro Sistema Solare abbia 10 pianeti.

Adesso che New Horizons è prossimo ai confini estremi del Sistema Solare e raccoglierà importanti informazioni su Plutone, molti reputano che sia il momento giusto per rivedere la decisione che ha portato alla "retrocessione" di Plutone da pianeta a un ambiguo status di pianeta nano.

Plutone 11 luglio 2015  Grande struttura circolare che potrebbe essere un cratere da impatto
Plutone, immagini dell'11 luglio 2015

Per chi non conoscesse i problemi che hanno portato a questa decisione molto controversa, ecco un breve riepilogo: è iniziato con la scoperta di Plutone il 18 febbraio 1930 da parte dell'allora giovane astronomo statunitense Clyde Tombaugh, che lavora a Lowell Observatory di Flagstaff, in Arizona. Plutone si è subito rilevato differente dagli altri otto oggetti di grandi dimensioni in orbita attorno al Sole. Come abbiamo visto è molto più piccolo di Mercurio e della Terra, la sua orbita è inclinata ed ellittica.

Nessun altro pianeta ha queste caratteristiche. Nel 2000 gli astronomi hanno individuato altri oggetti in orbita attorno al Sole all'estremità del Sistema Solare con caratteristiche molto simili a Plutone. Gli sono stati dati nomi come Sedna, Quaoar, Ixion, Varuna, Makemake e Haumea. Molti avevano dimensioni simili (ma non del tutto uguali) a Plutone, tutti avevano orbite inclinate ed ellittiche, e come quella di Plutone molte attraversano l'orbita di Nettuno.

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Il punto di svolta è stato nel 2005. L'astronomo Mike Brown del California Institute of Technology, insieme a Chad Trujillo del Gemini Observatory e a David Rabinowitz della Yale University ha scoperto un nuovo corpo massiccio nel Sistema Solare. Questo nuovo arrivato, che gli astronomi hanno soprannominato Eris, è particolarmente degno di nota: non solo ha una luna, ma sul momento si riteneva che fosse più grande di Plutone. Osservazioni successive hanno rivelato che Eris e Plutone hanno dimensioni pressoché identiche, anzi Plutone è probabilmente di pochi chilometri più grande.

Sembrava abbastanza chiaro che se Plutone era il nono pianeta del nostro Sistema Solare Eris avrebbe dovuto essere il 10°. E se Eris e Plutone erano pianeti, allora dovevano esserlo anche Makemake, Haumea e gli altri. E se fossero stati scoperti altri Pianeti, avremmo avuto un Sistema Solare di 15 o 40 pianeti.

Trans Neptunian
Agli estremi del Sistema Solare

Per sciogliere il dubbio i membri della IAU si sono incontrati nel 2006, hanno discusso per giorni per stabilire definizioni chiare per gli oggetti nel nostro Sistema Solare, e il 24 agosto hanno steso la Risoluzione 5A che prevede che i pianeti e gli altri corpi del nostro Sistema Solare, ad eccezione dei satelliti, debbano essere ripartiti in tre categorie distinte (fonte Wikipedia).

  • Primo: Un pianeta è un corpo celeste che (a) è in orbita intorno al Sole, (b) ha una massa sufficiente affinché la sua gravità possa vincere le forze di corpo rigido, cosicché assume una forma di equilibrio idrostatico (quasi sferica), e (c) ha ripulito le vicinanze intorno alla sua orbita.
  • Secondo: Un pianeta nano è un corpo celeste che (a) è in orbita intorno al Sole, (b) ha una massa sufficiente affinché la sua gravità possa vincere le forze di corpo rigido, cosicché assume una forma di equilibrio idrostatico (quasi sferica), (b) non ha ripulito le vicinanze intorno alla sua orbita, (c) non è un satellite.
  • Terzo: Tutti gli altri oggetti, ad eccezione dei satelliti, in orbita intorno al Sole sono denominati collettivamente come piccoli corpi del Sistema Solare.

Nonostante il suo obiettivo di fornire definizioni univoche, La Risoluzione 5A contiene diverse ambiguità a cui la maggior parte delle organizzazioni scientifiche ha obiettato. Gli esperti cercano da anni d'interpretare il testo senza arrivarne a capo. Per esempio, tutti intuitivamente sappiamo che un pianeta dovrebbe essere sferico, ma cosa significa "quasi sferico"? Qual è il parametro che distingue sferico da quasi sferico?

Il problema più grande con la definizione di pianeta sfornata della IAU è che sostituisce un concetto già ambiguo ("Che cos'è un pianeta?") con tre concetti ancora più ambigui: "quasi rotondo", "ripulire" e "vicinanze".

Quelli che molti auspicano è che la IAU riveda la sua definizione di pianeta in base a un banale parametro: la regola dei 1.000 km. In questo modo la possibile classificazione degli oggetti del Sistema Solare sarebbe la seguente.

  • Primo: "pianeta" è un corpo celeste che (a) è in orbita intorno al Sole, e (b) ha un raggio massimo di superficie superiore a 1.000 km.
  • Secondo: Tutti gli altri oggetti, ad eccezione dei satelliti, in orbita intorno al Sole sono denominati collettivamente come piccoli corpi del Sistema Solare.

Certo il valore di 1000 km è arbitrario, ma almeno sarebbe chiaro, come potete vedere qui sotto dove abbiamo elencato corpi celesti per il raggio (in chilometri):

  • Giove: 69911 km
  • Saturno: 58232 km
  • Urano: 25.362 km
  • Nettuno: 24.622 km
  • Terra: 6.378 km
  • Venere: 6.052 km
  • Marte: 3390 km
  • Mercurio: 2.440 km
  • Plutone: 1.184 km
  • Eris: 1.163 km
  • Makemake: 715 km
  • Haumea: 620 km
  • Quaoar: 555 km
  • Sedna: 498 km
  • Ceres: 475 km
  • Orcus: 458 km