Polizia italiana 2.0 con tablet georeferenziati per ricostruire la scena dell'incidente

La Polizia ha svelato il nuovo sistema di georeferenziazione dei reati, il sistema GPS da impiegare per la raccolta prova negli incidenti e un'app al servizio del cittadino.

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a cura di Dario D'Elia

Agenti della Polizia Stradale che rilevano le prove sul sito di un incidente con i tablet. Cittadini che denunciano reati e condividono filmati di repertorio via smartphone. Questo è il presente della pubblica sicurezza, non un futuro lontano.

Ieri in occasione del convegno milanese "La tecnologia al servizio della sicurezza", organizzato dalla Polizia di Stato presso l'auditorium di Palazzo Italia dell'Expo, sono state illustrate le ultime novità al servizio dei cittadini.

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Al pari di altri paesi comunitari stiamo impiegando "Top crash", una strumentazione per la rilevazione degli incidenti attraverso la tecnologia satellitare. In pratica insieme al nuovo Sistema di georeferenziazione dei reati (Sigr) consente di orientare le scelte di intervento "in base all'andamento dei fatti criminosi sul territorio, migliorando la prevenzione e le tecniche di investigazione".

Grazie alla collaborazione fra le varie forze dell'ordine Sigr è stato pensato anche per un impiego anti terroristico. Disporre di una mappa dei fenomeni criminali consente di giocare d'anticipo sul territorio, magari incrementando il numero di volanti in determinate zone. Senza contare la valutazione dell'efficacia dell'azione di repressione.

commissariato online
App Commissariato Online

L'attuale sperimentazione di Top Crash prevede il coinvolgimento di una decina di reparti del Centro-Nord Italia, dotati di uno speciale ricevitore satellitare (GPS differenziale) abbinato a un tablet per ottenere una migliore precisione sui dati di localizzazione.

In questo modo un singolo poliziotto sarà in grado di "fotografare" ogni elemento presente sulla scena di un incidente. Sullo schermo apparirà la grafica della planimetria, la posizione dei veicoli e altri dettagli chiave per individuare dinamica e responsabilità. Insomma, non dovremo stupirci, sbirciando sui tablet dei poliziotti, di immagini già viste nei telefilm tipo CSI. Il tutto per ottenere qualità di intervento e tempi rapidi per sgombrare la strada.

Da rilevare anche la presentazione di una nuova app per Android e iOS (già disponibile) scaricabile gratuitamente chiamata "CommissariatoDPS Online". In verità sui motore di ricerca degli store basta cercare "commissariato online".

app commissariato

È una bella novità perché consente su smartphone e tablet di accedere a news sui reati telematici, partecipare a quiz per comprendere il proprio livello di competenze in tema di sicurezza, individuare le sedi di Polizia Postale più vicine e ovviamente entrare in contatto con gli operatori di Polizia.

La sezione "Collabora" permette di relazionarsi digitalmente con un esperto e, volendo, segnalare reati informatici riguardanti casi di defacement, pedofilia, phishing e abusi su social network. Le aree da compilare sono chiare e comprendono l'indicazione di eventuali URL (indirizzi dei siti), orari di rilevamento, etc. Già prevista per i prossimi aggiornamenti anche la possibilità di inviare filmati, audio e altri materiali probatori. Senza contare la localizzazione (opzionale) del proprio dispositivo.