Poliziotti con i Google Glass come Robocop e Terminator

A New York la polizia sperimenta i Google Glass e spaventa i difensori della privacy.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

La polizia di New York sta testando i Google Glass come strumento di lavoro, con l'idea di usare il gadget come strumento di riconoscimento facciale. Idealmente gli occhiali a realtà aumentata possono confrontare un volto con il database di foto segnaletiche e individuare un possibile sospettato, ma i possibili usi di questo gadget vanno ben oltre.  

Si tratta di un "inquietante e definitivo giocattolo da stalker" secondo Lisa Vaas di Naked Security, che descrive il possibile funzionamento del sistema come nel film Terminator, dove il cyborg consce immediatamente i dettagli di un individuo solo guardandolo.

Secondo la specialista in sicurezza "le forze di polizie statunitensi vanno matte per i gadget di sorveglianza", e a questo si deve l'entusiasmo verso il dispositivo creato da Google. E infatti in diverse città esistono programmi tramite cui i cittadini possono cedere volontariamente alle forze dell'ordine l'accesso a videocamere di sorveglianza private; in altre parole senza mandato.

Un rappresentante di Google ha detto che "probabilmente" la polizia di New York ha avuto i Google Glass iscrivendosi al programma Explorer, lasciando intendere che l'azienda non è coinvolta nell'operazione. Una dichiarazione che tuttavia non esclude in modo assoluto tale possibilità.

Che Google sia coinvolta oppure no, la novità sta suscitando e sospetti di illegittimità, perché si ritiene che l'uso dei Google Glass da parte del NYPD potrebbe violare le leggi sulle intercettazioni (Wiretap Act). Un problema che eventualmente sarà affrontato al termine dei test, se si deciderà di trasformare questo strumento in dotazione standard per i poliziotti della Grande Mela.

Uno specialista in diritti civili, Jay Stanley, sottolinea in ogni caso che tra le forze di polizia si sta diffondendo l'abitudine di raccogliere ogni informazione possibile – preoccupandosi poi solo a posteriori di eventuali violazioni della privacy. "Oggi abbiamo tecnologie che ci permettono di avere dati molto dettagliati sulle nostre attività. Queste tecnologie diventano costantemente più potenti e pervasive. E noi dobbiamo fare una scelta come società riguardo a ciò che vogliamo permettere al governo, in termini di archiviazione di dati che gli permettano di riavvolgere la vita di chiunque", ha commentato Stanley.

Un potere del genere sarebbe eccessivo nelle mani della polizia? Oppure è giusto concederlo alle forze dell'ordine in nome della pubblica sicurezza? E se esiste un limite dove va tracciata la linea?