Il premio Eureka 2014 va a Massimo Inguscio dell'Accademia Nazionale dei Lincei "per aver aperto la via a nuove potenti tecnologie che consentono lo sviluppo dei quantum computer". Vale a dire di quei computer che usano i qubit come unità fondamentale; macchine che oggi sono a uno stato primordiale ma che hanno già richiamato molta attenzione.
Inguscio, si legge sulla motivazione del premio, "per primo ha realizzato nuove tecniche ai limiti delle possibilità sperimentali riuscendo a ottenere un altissimo livello di controllo nei sistemi atomici quantistici, con atomi ultrafreddi a temperature prossime allo zero assoluto. Inguscio ha dato un fondamentale impulso all'elaborazione quantistica dell'informazione e le sue ricerche lo qualificano come uno dei leader mondiali della moderna fisica atomica".
Inguscio è tra le punte di diamante della scienza italiana. Da circa un anno è presidente dell'INRIM (Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica), e prima è stato Direttore del Dipartimento di Scienze Fisiche e Tecnologia della Materia del CNR (Consiglio nazionale delle ricerche). Ha inoltre ricoperto un ruolo di rilievo presso il LENS (European Laboratory for Non Linear Spectroscopy). Alla fine del 2013, inoltre, ha ricevuto il premio Herbert Walther assegnato da Optical Society of America e Deutsche Physikalische Gesellschaft, per gli stessi motivi che lo hanno portato a meritarsi il Premio Eureka 2014.
Quest'ultimo è promosso dalla Associazione Culture and Science e dal MIUR nasce per favorire la diffusione della cultura scientifica. La consegna è avvenuta in occasione dell'incontro con l'Unione dei Giornalisti Italiani Scientifici (UGIS), che si è svolto al Museo Nazionale della Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci (Milano).
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Atomic Physics: Precise Measurements and Ultracold Matter | |
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Fisica atomica allo zero assoluto |