Produzione OLED meno cara degli LCD, ora si può

Una start-up Californiana ha messo a punto un macchinario per ridurre i costi di produzione degli schermi OLED.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Kateeva, una piccola start-up californiana, afferma di essere in grado di ridurre drasticamente il costo di produzione degli schermi OLED. L'obiettivo è di realizzare macchinari per la produzione, e venderli alle aziende leader del settore LCD come ad  esempio Samsung.

Kateeva.

La tecnologia di Kateeva unisce l'evaporazione delle molecole sul pannello, attualmente in uso, con la stampa a getto. Con questa tecnica realizzare uno schermo OLED costerebbe il 40% in meno di quanto costa produrre un LCD. 

Tutti i processi alternativi, fino ad ora, si sono rivelati inadatti, soprattutto perché compromettono la longevità del prodotto finito. La tecnica proposta da Kateeva sembra avere il potenziale per superare i limiti attuali, e potrebbe rivoluzionare il mercato di televisori, monitor e dispositivi portatili.

Se confermata, questa novità permetterebbe una diffusione universale della tecnologia OLED, oggi relegata a pochi prodotti, proprio perché molto costosa. In ogni caso Il primo prototipo di macchinario sarà consegnato alle aziende il prossimo anno.

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Oggi gli schermi LCD sono ancora i più diffusi proprio perché produrli costa relativamente poco. È possibile infatti creare macro-pannelli di 9 metri di lato dai quali "ritagliare" le unità da destinare alla produzione di TV e monitor. Gli OLED, invece, sono una tecnologia ancora nuova: la qualità d'immagine è migliore, e i consumi più contenuti, ma i costi produttivi sono alti. "È già difficile creare macro-pannelli più grandi di 60 o 70 centimetri", ha dichiarato il cofondatore e amministratore di Kateeva, Conor Madigan, riferendosi agli OLED.