Una variante del worm Stuxnet, messa a punto da statunitensi e israeliani, potrebbe essere l'arma segreta usata contro l'armamento nucleare dell'Iran. Il New York Times ha riportato una notizia secondo la quale, negli ultimi due anni, americani e israeliani avrebbero unito le forze per sviluppare un worm atto a ostacolare l'armamento nucleare dell'Iran, con sperimentazioni condotte nel sito supersorvegliato di Dimona, nel deserto del Negrev.
Nel complesso di Dimona sarebbero state ricostruite centrifughe nucleari il più simili possibile a quelle iraniane stipate nel sito di Natanz, quindi sarebbe stato sviluppato un virus in grado di creare malfunzionamenti alle centrifughe stesse (Stuxnet, il virus che colpisce le centrali atomiche), presumibilmente Stuxnet, confermando le prime ipotesi che erano state fatte a riguardo.
Ricordiamo che gli scienziati iraniani stanno lavorando per la produzione di uranio arricchito, che nelle dichiarazioni ufficiali dovrebbe essere utile per produrre energia elettrica. Gli Stati Uniti sono però convinti che il lavoro nel sito di Natanz sia atto a produrre armamenti atomici.
Un esperto statunitense di intelligence ha rivelato al New York Times che "Per controllare il worm, è necessario conoscere le macchine. Il motivo per il quale il worm si è finora dimostrato efficace è che gli israeliani lo hanno provato".
Stuxnet è il worm che sarebbe stato impiegato per il sabotaggio dei siti nucleari iraniani
Stando a quanto riferito dalle fonti, quando è stato usato il worm, le centrifughe nucleari iraniane hanno iniziato a girare all'impazzata e un quinto ha subito guasti. Gli esperti nucleari di sicurezza avevano ipotizzato che la responsabilità fosse di Stuxnet (Worm Stuxnet potrebbe spegnere la luce agli inglesi), un worm scoperto nel 2010 che spia e riprogramma i PC industriali.
Secondo quanto pubblicato dal new York Times, il worm impiegato contro i siti nucleari iraniani sarebbe la cyber-arma più sofisticata mai impiegata (Stuxnet fa suonare l'allarme: sicuri di essere sicuri?).
Nel sito di Dimona, nel deserto del Negrev, è stato messo a punto il worm per sabotare gli impianti nucleari iraniani
Nel novembre scorso era stato lo stesso presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad a dichiarare che il software dannoso aveva creato "problemi" in alcune delle centrifughe di arricchimento dell'uranio in Iran. Ahmadinejad ha aggiunto che non era chiaro se gli attacchi erano finiti, in quanto alcuni esperti ritenevano che il codice Stuxnet contenesse informazioni per altri attacchi (Stuxnet, il virus nucleare rinasce dalle sue ceneri).
Il capo uscente dei servizi segreti israeliani del Mossad, Meir Dagan, ha recentemente dichiarato che il programma nucleare iraniano era stato sabotato a tal punto che Teheran non sarà in grado di costruire una bomba atomica almeno fino al 2015. I funzionari statunitensi, tra cui il Segretario di Stato Hillary Clinton, non hanno commentato.