Cos’è e come funziona un proiettore a ottica ultra-corta

Vediamo cos'è, come funziona e quali vantaggi offre un proiettore a ottica ultra-corta, anche rispetto alle soluzioni tradizionali.

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a cura di Andrea Ferrario

Editor in Chief

La ricerca di TV con schermo sempre più grande ha portato molti produttori ad ampliare le linee di proiettori a ottica ultra-corta, qualcosa che precedentemente era più facile da trovare in ambienti professionali. Un proiettore a ottica ultra-corta offre molti vantaggi rispetto un modello a ottica lunga, a cui ci si riferisce più comunemente solo come “proiettore”, e anche rispetto a un proiettore a ottica corta, una via di mezzo tra i due.

In questo articolo vedremo come funziona un proiettore a ottica ultra-corta come l'HiSense Laser TV L5VG, le differenze rispetto ad altri proiettori, i pregi, i difetti e capiremo se questa tipologia di proiettore fa al caso vostro.

Prima di iniziare, un dettaglio per quanto riguarda il modo in cui vengono chiamati questi proiettori. In italiano, come avete visto, vengono solitamente differenziati apponendo un aggettivo all’ottica, quindi “ottica corta” e “ottica ultra corta”. Non si tratta di una traduzione letterale dei corrispettivi termini inglesi, che a volte vengono utilizzati, cioè “short throw” e “ultra short throw”, che tradotti sarebbero “gittata corta” e “gittata ultra corta”.

Come funziona un proiettore classico

Per capire il funzionamento di un proiettore a ottica ultra corta, i suoi pregi, i difetti e quando acquistarne uno, dobbiamo rispolverare le basi del funzionamento di un classico videoproiettore. Non è lo scopo di questa guida entrare nei dettagli di tutte le tecnologie, sistemi d’illuminazione o altre caratteristiche che si riscontrano o ricercano nei videoproiettori, quindi ci limiteremo a ripercorrere i metodi di funzionamento basilari.

Tutto inizia da una fonte luminosa, che può essere di varia natura, ma solitamente sono tre le sorgenti usate: LED, lampada a incandescenza o laser. Per i proiettori a ottica ultra corta viene solitamente usata una fonte luminosa laser. Questa luce viene inviata verso il sistema di proiezione e fatta rimbalzare su degli specchi, con l’obiettivo di instradarla su vari filtri che permettono di manipolarla il necessario per riprodurre le immagini e i vari colori.

Questa descrizione è molto generica perché le tecnologie impiegate, come quella LCD o quella DLP differiscono tra loro, ma per il momento non è necessario raccontare i dettagli. La luce manipolata, che rappresenta l’immagine che si vuole visualizzare, viene inviata verso una lente (o più lenti) che si occupano di concentrarla su una superficie con specifiche dimensioni, cioè il nostro schermo. Le lenti che vengono adottate possono avere dei fattori di riproduzione molto specifici, e sono responsabili non solo della qualità dell’immagine (assieme agli altri fattori), ma anche della dimensione dell’immagine in base alla distanza di proiezione.

Cosa cambia tra proiettore normale, a ottica corta e a ottica ultra corta

Eccezione fatta per cambiamenti specifici al gruppo di proiezione, l’elettronica o altri elementi, la principale differenza che un utilizzatore rileva tra i differenti tipi di proiettori è la distanza di proiezione. Cioè, a parità di dimensione dell’immagine visualizzata, un proiettore classico necessita di essere posizionato a una distanza molto superiore rispetto un proiettore a ottica ultra corta, a cui bastano solo pochi centimetri per proiettare un’immagine delle medesime dimensioni. Un proiettore a ottica corta si posiziona a metà strada rispetto gli altri due.

Un proiettore normale solitamente ha bisogno di almeno un paio di metri e oltre dalla superficie di proiezione. Un proiettore a ottica corta invece è in grado di fare il suo lavoro a una distanza tra il metro e i due metri massimo, mentre un proiettore a ottica ultra corta si posiziona a non più di mezzo metro dalla superficie di proiezione e spesso 15-20 cm sono sufficienti per uno schermo di un centinaio di pollici.

I vantaggi di un proiettore a ottica ultra corta

I vantaggi di un proiettore a ottica ultra corta, come l'HiSense Laser TV L5VG citato prima e che vedete nelle immagini, sono solitamente da ricercare nelle conseguenze dello spazio ridotto necessario per proiettare un’immagine di grande dimensione.

Necessitando di soli pochi centimetri di spazio, possono essere posizionati su un mobile appoggiato alla parete di proiezione, non differentemente da quello che fareste con un televisore.

Ciò porta con sé i benefici di poter collegare le varie apparecchiature, come dei riproduttori multimediali o un impianto audio, senza dover portare i cavi di collegamento dalla parte opposta della stanza.

Molti proiettori a ottica ultra corta utilizzano un sistema di specchi che sposta il sistema di proiezione nella parte centrale del proiettore, inviando l’immagine verso l’alto. Questa è anche una soluzione ergonomica fondamentale che non richiede, come con i tradizionali proiettori, di posizionarlo in alto o centralmente all’immagine da proiettare. Come accennato, basterà posizionarlo su un mobile per avere lo stesso ingombro ed effetto di un televisore dalle grandi dimensioni.

Essendoci pochissimo spazio tra il proiettore e l’immagine proiettata, non rischierete che qualche oggetto o voi stessi possiate interrompere il flusso luminoso, situazione che invece accade spesso con i proiettori tradizionali - meno con quelli a ottica corta.

Un altro beneficio, non proprio del formato, ma come conseguenza di quello che l’industria spesso adotta per questi prodotti, è l’illuminazione laser, che offre elevata luminosità e una durata della lampada molto superiore rispetto a qualsiasi altra fonte luminosa. Dopotutto, questi proiettori sono nati per ambienti professionali o formativi, e ora che trovano posto nei nostri salotti, devono essere abbastanza luminosi da poter essere usati sempre, non solo di notte o dopo aver oscurato la stanza.

Alla stessa maniera possiamo inserire tra i vantaggi di questi proiettori la presenza, nella maggior parte dei casi, di un sistema audio. Non che in altri proiettori più classici non ci siano degli altoparlanti, ma spesso sono di bassa qualità e, in ogni caso, l’audio arriverebbe dalla parte posteriore della stanza. I proiettori a ottica ultra corta di ultima generazione, pensati anche per l’intrattenimento casalingo, offrono altoparlanti di qualità mediamente superiore e il suono arriverà da davanti a voi, molto vicino allo schermo, cioè da una situazione desiderabile.

Gli svantaggi di un proiettore a ottica ultra corta

Nessun prodotto è perfetto, ogni tecnologia porta con sé dei vantaggi ma anche degli svantaggi, che in questo caso sono più che altro comportamenti intrinsechi della tecnologia che devono essere considerati mentre s’installa e si usa un proiettore a ottica ultra corta.

Le lenti utilizzate nei proiettori a ottica ultra corta hanno caratteristiche estreme, considerando che devono essere in grado di estendere la luce a un’angolazione molto ampia per creare schermi molto grandi in uno spazio di proiezione da pochi centimetri. Oltretutto, dobbiamo anche tenere in considerazione la geometria di questa angolazione, poiché questa tipologia di proiettore viene posizionato “sotto” all’immagine, ed essendo davanti a noi non può essere, ovviamente, posizionato centralmente. Ciò nasconde sempre il rischio che se il prodotto non è di buona qualità, e di conseguenza le lenti non sono ottime, potreste notare distorsioni o poca nitidezza su tutta l’immagine. Non è una regola, si può dire che il rischio rispetto agli altri tipi di proiettori è maggiore a causa di questa manipolazione estrema della luce.

Installare un proiettore a ottica ultra corta risulta tanto facile, dato che basta appoggiarlo a un mobile davanti a noi, quanto difficile nella regolazione. A meno che il produttore non offra sistemi di geometria e autofocus avanzati, come ad esempio per i prodotti HiSense che vedete in questa guida, il proiettore deve essere posizionato in maniera molto precisa, poiché anche mezzo millimetro potrebbe creare un disallineamento geometrico dell’immagine. Non è nulla di complesso, ma se volete acquistare un proiettore di questo tipo, assicuratevi l’intervento di un professionista oppure armatevi di tempo e pazienza.

Sempre parlando di flessibilità dell’installazione, questi proiettori solitamente hanno lenti fisse, questo significa che non offrono un buon livello di zoom. Quindi se volete centrare l’immagine o ottenere un’immagine delle giuste dimensioni in base allo schermo o comunque al prodotto che avete acquistato, dovete fare attenzione durante la fase di messa in opera.

La superficie su cui volete proiettare l’immagine dovrà essere molto liscia. Proiettando l’immagine quasi verticalmente rispetto a dove lo posizionerete, è chiaro che un’imperfezione sulla parete si tradurrà in un difetto visivo.

Serve uno schermo specifico?

Uno schermo di proiezione ha solitamente tre scopi principali, assieme a qualche caratteristica secondaria: creare una superficie di proiezione dove non esiste, e in questo caso pensiamo agli schermi che si estendono quando necessario; offrire un guadagno in termini di luminosità, per “dare una mano” al proiettore e visualizzare un’immagine più luminosa o anche un’estensione cromatica migliore; offrire una superficie di proiezione omogenea.

Nel caso di proiettore a ottica ultra corta l’obiettivo principale e più importante è quello di offrire una superficie molto omogenea, che eviti difetti visivi. Inoltre, è una buona idea acquistare uno schermo delle dimensioni corrette, così da facilitare anche la fase d’installazione, suggerendone il posizionamento, nonché evitando fastidiosi riflessi che possono derivare da altre fonti luminose nella stanza, come ad esempio delle luci posizioni a soffitto.

Quindi, nel caso dei proiettori a ottica ultra corta, anche se uno schermo non è necessario per il funzionamento, è altamente consigliato per ottenere i risultati migliori.

Quando scegliere un proiettore a ottica ultra corta

Sono due i motivi principali per scegliere un proiettore a ottica ultra corta. Se cercate un proiettore che non richieda una distanza di proiezione elevata, con tutte le conseguenze del caso: una stanza di una determinata profondità, il dover portare tutti i cavi da una parte all’altra della stanza e, spesso, l’installazione a soffitto. E se volete un’immagine di grandi dimensioni, attorno ai 100 pollici o anche oltre, immagine che è possibile ottenere solo con TV ad oggi molto costose.

In termini di costo, un proiettore a ottica ultra corta è mediamente più caro rispetto un proiettore classico oppure uno a ottica corta, ma se volete fare il confronto con delle TV delle stesse dimensioni, allora un proiettore a ottica ultra corta è molto meno costoso - oltre al fatto che superato un determinato numero di pollici non sono nemmeno disponibili delle TV classiche.

Quindi se volete un grande schermo nel salotto, un proiettore a ottica ultra corta potrebbe essere una buona soluzione. Lo stesso vale in ambito professionale ed educativo, non principalmente per il grande schermo, ma per l’elevata luminosità media di questi prodotti e per la possibilità di poter camminare davanti all’immagine senza preoccuparsi di creare dei coni d’ombra.