Propulsione solare-elettrica per le future missioni NASA

La Solar Electric Propulsion (SEP) consuma meno e permette periodi di spinta più lunghi. La NASA ha incaricato Aerojet Rocketdyne di raddoppiare la capacità di spinta e aumentare l'efficienza del carburante di 10 volte.

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a cura di Manolo De Agostini

La NASA punta allo spazio profondo e per questo ha siglato un contratto da 67 milioni di dollari e della durata di tre anni con Aerojet Rocketdyne per sviluppare un avanzato sistema di propulsione solare - elettrico, noto anche come Solar Electric Propulsion (SEP) o propulsione a effetto Hall.

Nella sua nota stampa la NASA afferma che il sistema di propulsione potrebbe essere usato in missioni robotiche verso un asteroide o altre missioni legate al programma Journey to Mars. Rispetto alla propulsione chimica - quella usata oggi dai razzi per sfuggire alla gravità della Terra e raggiungere l'orbita - il SEP garantisce una spinta inferiore, ma è più efficiente nei consumi e in grado di fornire la spinta per periodi di tempo più lunghi. Per queste ragioni SEP sembra adattarsi bene al vuoto dello spazio.

sep contract award
Propulsore a effetto Hall da 13 kilowatt del Glenn Research Center della NASA

I motori SEP forniscono la spinta convertendo l'energia solare in elettrica e usano tale elettricità per accelerare il propellente ionizzato a velocità estremamente elevate. Si crea così un "iconico" bagliore blu, creato dai fotoni rilasciati dagli ioni che perdono energia al momento del distacco dal motore. La NASA sta lavorando sulla tecnologia SEP dagli anni 1950 e hanno usato il SEP in precedenti missioni come Dawn, attualmente in orbita attorno a Cerere.

Con il nuovo contratto l'ente spaziale statunitense spera di raddoppiare la capacità di spinta rispetto ai sistemi di propulsione elettrici attuali e aumentare l'efficienza del carburante di 10 volte rispetto alla propulsione chimica corrente.

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Una sfida, dato che le missioni nello spazio profondo si allontanano dal Sole, e quindi diventa più difficile catturare efficacemente la luce solare per far funzionare il veicolo spaziale. Per questo la NASA ha affermato che in parallelo sta lavorando per far progredire la tecnologia dei pannelli solari.

Aerojet Rocketdyne sarà responsabile della costruzione, test e distribuzione dei motori SEP per test e valutazione. L'obiettivo finale è avere quattro propulsori pronti per l'uso entro la fine del decennio. La NASA punta però al test del sistema SEP più grande e avanzato nella missione Asteroid Redirect Mission prevista tra il 2020 e il 2030, in cui si cercherà di catturare un asteroide e collocarlo in orbita attorno alla Luna.

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