I grammar Nazi che fanno costantemente le pulci ai post su Facebook o articoli online, segnalando errori grammaticali e ogni tipo di imprecisione, sarebbero tendenzialmente introversi e chiusi verso gli altri. Questa la sintesi di uno studio della University of Michigan che ha coinvolto 83 volontari.
Partendo dalle mail di risposta a un annuncio per la ricerca di un coinquilino è stato chiesto al gruppo di analizzare i testi, giudicare gli autori ed esprimersi sui presunti livelli di intelligenza, cordialità, sintesi, etc. Senza contare ovviamente l'individuare degli errori grammaticali e il disturbo percepito in fase di revisione.
Dopodiché gli 83 volontari sono stati impegnati con test di personalità per delineare il loro profilo in relazione ad apertura, piacevolezza, estroversione/introversione, nevrosi e coscienziosità.
Abbinando questi dati con le valutazioni espresse in precedenza il team di psicologici della University of Michigan è giunto alla conclusione che i tratti della personalità hanno effetto sull'interpretazione del linguaggio. "In questo esperimento, abbiamo esaminato i giudizi sociali che lettori fanno nei confronti di chi scrive", dicono gli psicologi
"Le persone meno disponibili tollerano con difficoltà le deviazioni dalla norma. Insomma, il grammar Nazi è scrupoloso, attento, un po' chiuso. La questione della lingua è secondaria: dice di più di chi esprime la correzione, rispetto a chi compie l'errore.
Ad ogni modo complessivamente il campione ha giudicato meglio i testi di coloro che hanno commesso meno errori grammaticali o di battitura. Ma alcuni si sono dimostrati molto più duri nei giudizi. Gli estroversi tendevano a valutare complessivamente ogni informazione a disposizione, senza pregiudizi.
Gli psicologici hanno sottolineato che i risultati di questa indagine vanno presi cum grano salis, anche se almeno si è avuta conferma del fatto che età o educazione pesano meno nel giudizio rispetto ai tratti di personalità.
Il fenomeno "grammar Nazi" è riconosciuto, ma sarebbe un errore mettere nel calderone tutti coloro che segnalano eventuali refusi o errori di battitura online. In linea di massima è facile distinguere chi è realmente mosso dal desiderio di aiutare e chi invece vuole andare oltre i contenuti e dimostrare superiorità.