Qualcomm licenzierà 5000 persone: un colosso dai piedi di argilla?

Qualcomm ha presentato risultati finanziari negativi, peggiori delle previsioni. Ha annunciato che ridurrà costi e licenzierà il 15% del personale.

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a cura di Dario D'Elia

Qualcomm ha annunciato il taglio del 15% del personale per assecondare i mugugni di Wall Street. L'ultimo trimestre fiscale è stato contraddistinto da un calo di profitti più alto di quanto si aspettassero gli stessi analisti. Il reddito netto è sceso a 1,2 miliardi di dollari, ovvero il 47% in meno rispetto allo stesso periodo 2014, mentre il fatturato ha perso 14 punti percentuali raggiungendo quota 5,8 miliardi.

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Fra 4500 e 5000 persone perderanno il lavoro anche se fanno parte della più importante e strategica azienda del settore dei semiconduttori mobili. Difficile spiegare come 100 miliardi di capitalizzazione aziendale non servano per bloccare l'emorragia. La verità è che è Wall Street che decide, o meglio gli investitori. E quindi via alla riduzione della spesa per 1,4 miliardi, inclusi 300 milioni di dollari in azioni che l'azienda sottrarrà ai massimi dirigenti e impiegati.

Non è escluso anche che Qualcomm possa separarsi in due aziende: una concentrata sullo sviluppo tecnologico e proprietà intellettuale; l'altra specializzata nelle produzione di chip. Una strategia fortemente sostenuta dal gruppo di investimenti Jana Partners – presente nel board – ma osteggiata da molti top manager.

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Qualcomm è in una posizione di forza nella telefonia, ma ci sono mercati emergenti come quello automotive e dei dispositivi in genere che si fanno sempre più interessanti. Il problema però viene dalla competizione con la taiwanese MediaTek, la cinese Spreadtrum e la statunitense Intel. Prima il campo era totalmente libero; oggi vi sono antagonisti agguerriti che stanno crescendo tecnologicamente.

Come se non bastasse a febbraio è stata condannata dal Governo cinese al pagamento di una multa da 975 milioni di dollari per pratiche commerciali scorrette. E proprio la scorsa settimana l'Unione Europea ha annunciato l'avvio di un'indagine antitrust nei suoi riguardi.

La 5G appare come una grande opportunità di rilancio, ma secondo l'analista Mark Hung di Gartner vi è almeno una criticità. "Sono gli unici che stanno lavorando seriamente alla 5G", ha confessato al Wall Street Journal. "Ma ogni volta che il mercato diventa più competitivo hanno un problema. Non se la cavano bene nel corpo a corpo".