Qualità ottica (85mm)

Recensione - Test di due ottiche da ritratto d'eccezione per reflex Canon EOS: il Canon EF 85mm F1.2 e il 135mm F2. Serie Luxury, grande apertura massima e massima qualità.

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a cura di Tom's Hardware

Qualità ottica (85mm)

Per quanto esposto nel paragrafo precedente, l'EF 85mm f/1,2 seconda serie può anche lasciare tiepidi nei primissimi istanti di utilizzo. Si nota infatti immediatamente di avere tra le mani un peso massimo, così come si nota al primo scatto la lentezza del sistema autofocus; può quindi sorgere il dubbio di avere speso male i propri soldi. Tale dubbio dura però solo il tempo della prima sessione di scatto, perché dopo aver visto le immagini, a quest'ottica si perdona tutto.

La nitidezza esibita è sorprendente sotto ogni aspetto. Al centro dell'immagine, già alla massima apertura le immagini sono piuttosto nitide e perfettamente utilizzabili; quel pizzico di effetto soft che si nota tra f/1.2 e f/2 può poi essere sfruttato a proprio vantaggio dal fotografo, che è libero di giocare con questo fattore come con la profondità di campo. Tutto funziona egregiamente perché la crescita di nitidezza è davvero molto ripida al chiudere del diaframma: già a f/2 siamo a ridosso del valore massimo; a f/4 l'85mm 1.2 diventa un rasoio, e si mantiene su livelli eccellenti fino a f/8 - rimanendo in ogni caso ben sopra la media anche ai diaframmi più chiusi.

Ai bordi del fotogramma, in presenza di un sensore full-frame, le immagini si fanno inevitabilmente un po' morbide alle aperture maggiori. Il comportamento rimane eccellente rispetto ai diretti concorrenti (Sigma 85mm f/1.4, Samyang 1.4/85), ma per ottenere il massimo è consigliabile in questo caso diaframmare un po', indicativamente fino a f/2.8. Il problema si presenta ovviamente in misura molto minore su corpi macchina APS-C, che sfruttando solo la parte centrale del cerchio d'immagine prodotto dall'obiettivo, prendono solo la "parte migliore" delle ottiche full-frame. 

Data l'enorme apertura massima, l'inevitabile, evidente vignettatura è il "difetto" più vistoso di quest'ottica. Quasi 3 stop di caduta nel punto peggiore ...

Altrettanto elevato il contrasto garantitoL'aberrazione cromatica è trascurabile al centro a qualsiasi apertura, mentre si nota ai bordi fino a f/2, per poi ridursi fino a diventare insignificante a partire da f/5.6.         

L'effetto vignetta è sempre evidente in presenza di ottiche di elevata apertura massima, è l'85mm con la sua apertura record ne soffre più di altri: su una full-frame come la MKIII, agli angoli si perdono fino a 2,75 stop; al primo sguardo, si tratta di una perdita mostruosa, ma bisogna chiedersi se questo sia davvero da considerarsi un difetto per un'ottica da ritratto.

Innanzitutto, vale la pena notare come, anche in questo caso, le prestazioni si impennino rapidamente diaframmando appena: a f/1.4, e sempre senza correzioni, la perdita è di 1.18 stop, per diventare irrilevante a partire da f/2.8. Ora, nel ritratto, è una scelta abbastanza comune quella di inserire arbitrariamente un effetto vignetta per concentrare l'attenzione sul soggetto principale, così la vignettatura di quest'ottica, estremamente concentrata tra f/1.2 e f/2, può anche essere considerata alla stregua di un effetto creativo.

... ma basta lasciare attivate le correzioni in-camera per ridurre la caduta a circa mezzo stop, se lo sidesidera. 

In seconda battuta, bisogna tenere presente che l'effetto vignetta è facilmente ed efficacemente correggibile, se lo si desidera. La figura qui sopra mostra ad esempio la correzione effettuata da Canon DPP (il RAW converter Canon) basandosi sul profilo dell'ottica: circa mezzo stop alla massima apertura, contro gli oltre 2,5 riscontrati senza correzione. Di fatto, quindi, la vignettatura in quest'ottica è più un'opportunità che un problema. 

Ci ha invece un po' stupito negativamente riscontrare una non trascurabile distorsione a barilotto (-1,23%) in un medio tele. Per fortuna, le correzioni in-camera sono efficaci e, se attivate, riducono l'effetto a valori insignificanti (-0.066% dopo correzione). Questa può comunque essere considerata la maggiore pecca del'85mm f/1.2 dal punto di vista ottico.

Nessun problema invece quanto a resistenza al flare. Ovvio che un'ottica con una lente frontale tanto grande, se usata a tutta apertura, non può non mostrare abbagliamento, ma ponendo il sole in un angolo del fotogramma, il flare sparisce a partire da f/4, il che è a nostro avviso un eccellente risultato.

L'autofocus, sulla 5D Mark III, si è dimostrato accurato senza alcun bisogno di calibrazione fine. Quanto alla resa dello sfocato e alle possibilità creative concesse da un'apertura f/1.2, lasciamo la parola alle immagini delle pagine seguenti.